Giurisprudenza e documenti - pagina 4
Con la sentenza n. 278 del 23 dicembre 2020 la Corte costituzionale ha risposto ai dubbi da più parti avanzati sulla normativa che ha disposto la sospensione della prescrizione come effetto della sospensione dei termini processuali e del rinvio delle udienze durante il periodo di maggiore gravità della pandemia da Covid-19.
Accanto all’intrinseco interesse per le motivazioni con cui la Corte costituzionale ha dato conto della compatibilità delle norme scrutinate, nella vicenda emerge un altro profilo meritevole di attenzione. Il dissenso, reso pubblico dal giudice relatore, sulla soluzione adottata e la sua conseguente e fisiologica sostituzione per la redazione della sentenza ripropongono il tema della pubblicità delle opinioni dissenzienti.
Il Tribunale di Milano ha riconosciuto quanto sostenuto dalla datrice di lavoro circa l’esistenza di un vuoto normativo sulla possibilità di riconoscere cittadinanza, nel nostro ordinamento, alla genitorialità delle coppie omosessuali, ed in particolare al genitore cd. “intenzionale” o “sociale”, presente in quelle coppie di donne che abbiano fatto ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita.
Il contrasto al terrorismo, specie di matrice islamista, è una delle priorità delle democrazie avanzate e dei loro sistemi giudiziari. Un’analisi della più recente giurisprudenza italiana ed europea può offrire un contributo sul livello di comprensione dei fenomeni terroristici globali ed interni da parte dei giudici e sul raggiungimento dell’obiettivo di reprimere in modo efficace e tempestivo le attività terroristiche ed i relativi prodromi, nel rispetto dei principi di materialità ed offensività del diritto penale contemporaneo, alla luce del quadro costituzionale e convenzionale di riferimento.
Una nota alla recente sentenza del Tribunale di Palermo, n. 3570 del 24 novembre 2020
Nell’ambito delle cure, occorre rapportare la necessaria valorizzazione delle capacità residue del beneficiario con l’eventuale potere di rappresentanza esclusiva, conferito all’amministratore di sostegno. In particolare, è inevitabile riflettere sulla possibilità di imporre al beneficiario un trattamento sanitario in lungodegenza, mediante il ricovero coatto in una struttura di cura e assistenza. Nella prospettiva di dare adeguato rilievo a tali tematiche il Tribunale di Chieti ha predisposto un Protocollo d’intesa di concerto con l’Ordine degli Avvocati di Chieti.
Il ripudio presenta profili che sfidano l’ordinamento italiano quando si tratta di riconoscerne gli effetti giuridici nell’ordinamento italiano a causa del potere unilaterale del marito nella gestione della vita famigliare e nello scioglimento del matrimonio. Il conflitto con il principio costituzionale di uguaglianza.
La rilevanza degli atti esteri di scioglimento del matrimonio è oggetto di rinnovata attenzione giurisprudenziale con particolare riguardo agli stranieri residenti in Italia. Diverse sono le declinazioni di ordine pubblico con riferimento alle garanzie sostanziali e processuali implicate
La crisi economica e sociale determinata dalla pandemia in atto - a maggior ragione a fronte della ripresa dell’emergenza sanitaria verificatasi con la c.d. “seconda ondata” - richiede una più capillare attenzione nell’individuazione delle ipotesi di discriminazione e dei fattori protetti, siano essi tipici o meno, anche utilizzando metodologie di indagine capaci di tenere conto, attraverso la c.d. “gender lens”, dell’impatto della crisi sull’occupazione delle donne e, in particolare, delle lavoratrici madri.
Le Sezioni Unite della Corte di cassazione hanno individuato nel creditore ricorrente la parte onerata dell’instaurazione del procedimento di mediazione nell’opposizione a decreto ingiuntivo. L’autore, condividendo la soluzione accolta dalle sezioni unite, prospetta ulteriori ipotesi in cui potrebbe trovare applicazione una analoga soluzione.
Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni valorizzano la funzione nomofilattica della Suprema corte, ma evidenziano criticità del dettato normativo, anche per l’uso a volte distorto che ne fa il giudice di legittimità. Si auspica una maggiore ed efficace collaborazione tra gli stakeholders per il migliore funzionamento della giustizia.
Le Sezioni unite della Cassazione affermano l’applicabilità della disciplina antiusura agli interessi moratori ed individuano come criterio di determinazione del tasso soglia le rilevazioni della Banca d’Italia (a far data dal d.m. 25.3.2003) relative alla maggiorazione media prevista nei contratti di mercato a titolo di interessi moratori, precisando che la nullità della clausola non impedisce applicazione dell’art. 1224, comma 1, c.c. con la conseguenza che continuano ad applicarsi al rapporto in essere gli interessi corrispettivi (lecitamente pattuiti).
Va accolta la domanda di adozione, ai sensi dell’art. 44, lett. d) l. 4.5.1983, n. 184 (cosiddetta “adozione in casi particolari”), della figlia della propria convivente e, stante l’abrogazione tacita dell’art. 55 della medesima legge, va riconosciuto il vincolo di parentela tra la minore adottata ed i figli dell’adottante.
Nell’ultimo periodo vengono segnalati (e, da parte di alcuni, contestati) fenomeni di “riaccentramento” del giudizio incidentale di legittimità costituzionale. Risalendo alle origini delle “spinte centripete” nel giudizio incidentale, occorre porsi alcune domande: la Corte ha rispettato le regole che disciplinano il giudizio incidentale? Come incidono questi orientamenti sui rapporti con gli altri poteri dello Stato? La conclusione è nel senso che la Corte non pare aver forzato le regole processuali né usurpato prerogative del Parlamento e dei giudici comuni, ma ha cercato di attuare i principi di costituzionalità e di certezza del diritto, evitando forzature e “sovraesposizioni”.
Le Sezioni Unite e il diritto alla conoscenza del processo da parte dell’accusato: una decisione che porrà problemi operativi per la giurisdizione di merito, ma che richiama ancora una volta i giudici a mettere al centro la tutela dei diritti fondamentali
Le Sezioni unite della Cassazione hanno rimesso alla Corte UE la questione relativa ai limiti del sindacato della Suprema Corte sulle sentenze del Consiglio di Stato quando questo abbiano deciso in contrasto con il diritto UE. Nel commento, gli Autori si soffermano sulla valutazione di sussistenza dei presupposti per il corretto rinvio pregiudiziale alla Corte UE e sull’opportunità che la contrapposizione fra limiti "interni" ed "esterni" della giurisdizione venga superata per assicurare che i principi costituzionali del «giusto processo» dell’art. 111 Cost. trovino uniforme interpretazione e applicazione a garanzia dell’unità funzionale della stessa giurisdizione e del principio costituzionale di uguaglianza.
Lo scritto si propone di esaminare alcune delle più significative pronunce della Corte costituzionale rese nell’ultimo lustro nella materia amministrativa, analizzandone, in particolare, i contenuti, le rationes e i residui profili problematici.
Le sentenze oggetto di esame, che tagliano trasversalmente il moderno diritto amministrativo – dai rapporti tra azione di annullamento ed azione risarcitoria per lesione dell’interesse legittimo alla natura primariamente soggettiva della giurisdizione amministrativa, dal contrasto del giudicato con le sopravvenute sentenze della Corte EDU alla definizione dell’ambito del ricorso per cassazione per motivi inerenti alla giurisdizione e alla tutela del terzo nella SCIA – mostrano una Corte costituzionale forte, che negli ultimi anni, anche in questa materia, ha riscoperto la sua assoluta centralità nell’architettura costituzionale.
Osservazioni a margine dell’atto della Procura generale della Corte di cassazione nel procedimento disciplinare nei confronti di Luca Palamara ed altri
Con sentenza del 10 settembre 2020, la prima sezione della Corte Edu ha condannato – all’unanimità – l’Italia per aver violato l’art. 14 (divieto di discriminazione) della Convenzione, in combinato disposto con l’art. 2 (diritto all’istruzione) del Protocollo addizionale.
La Corte evidenzia il rilievo di una pluralità di indici sintomatici ai fini della qualificazione in termini di somministrazione vietata di manodopera di un apparente appalto labour intensive (Cass. n. 12551/2020) e precisa l’elemento essenziale della responsabilità del committente in ordine agli infortuni accaduti nello svolgimento dell’attività esecutiva dei successivi subappalti (Cass. n. 12465/2020).
Chiamata nuovamente a pronunciarsi sull'irragionevole esclusione della ricettazione di particolare tenuità dall'ambito applicativo della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, con la sentenza n. 156 del 2020 la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 131-bis c.p. nella parte in cui non consente l’applicazione di tale istituto a tutti i reati per i quali non è previsto un minimo edittale di pena detentiva. La pronuncia rappresenta l’inevitabile conseguenza dell’ingiustificata inerzia del legislatore rispetto al monito rivoltogli nella pronuncia n. 207 del 2017, e al contempo una limpida testimonianza della sempre maggiore disponibilità, da parte del giudice delle leggi, a far ricorso al parametro della ragionevolezza nel sindacato sulle scelte di incriminazione, che viene questa volta impiegata pure in assenza di rime obbligate.
La sentenza del TAR del Lazio sull'obbligo della Presidenza del Consiglio dei Ministri di consentire la visione della documentazione relativa ai DPCM sull'emergenza sanitaria è l’occasione per riflettere di nuovo su emergenza, Costituzione, stato di diritto
Una aggiornata rassegna di giurisprudenza della Corte di cassazione sulle tematiche processuali più controverse e dibattute avanti ai Tribunali del lavoro
La sentenza sharaitica di ripudio contrasta nettamente con i principi (di ordine pubblico internazionale) di parità e non discriminazione tra i generi. Nella requisitoria della Procura Generale della Cassazione ne vengono illustrate le ragioni
Nel luglio 2018, alcuni migranti tengono condotte violente per impedire ai membri dell’equipaggio dell’imbarcazione che li ha soccorsi di consegnarli alla Guardia costiera libica. La Corte di appello di Palermo ha condannato gli imputati, ribaltando il giudizio assolutorio reso dal GUP presso il Tribunale di Trapani che aveva ravvisato la sussistenza della causa di giustificazione della legittima difesa. Il confronto tra le due sentenze è l’occasione per riflettere – oltre che sul merito delle due decisioni – sul tema della motivazione delle sentenze penali.
Il convenuto per dichiarazione giudiziale di paternità chiede in via riconvenzionale il risarcimento del danno per essere stato privato del rapporto con il figlio: la madre ha il dovere di informarlo, o il padre ha il diritto e l'onere di attivarsi per informarsi?
Nella decisione del Tribunale di Napoli la situazione della pandemia da Covid-19 è stata esaminata dal Collegio in ossequio al dovere di cooperazione gravante sull’Autorità che, sulla base di fonti internazionali pertinenti ed aggiornate, ha ritenuto che la rilevante gravità dell’emergenza sanitaria nel Paese d’origine e l’incapacità del sistema sanitario di farvi fronte integrassero i presupposti per il riconoscimento della protezione umanitaria.
L’ufficio giudiziario, come ogni organizzazione complessa ha necessità che le informazioni sulle attività svolte dalle proprie articolazioni interne siano rilevate, condivise tra i dirigenti e analizzate, al fine di migliorarne la performance. Da qui nasce il progetto del controllo di gestione del Tribunale di Livorno che tenta di fornire all’ufficio giudiziario uno strumento di rilevazione dei “fatti di gestione” (cioè delle attività giurisdizionali e amministrative) al fine di individuare sia i punti di eccellenza della struttura organizzativa che le sue debolezze e criticità, rimuovendole ed evitandone il consolidamento.