Giurisprudenza e documenti - pagina 2
La relazione dell’Ufficio del Massimario della Corte di cassazione
In una recentissima pronuncia (Cass. Pen. Sez. III, n. 11993/2022) la Suprema Corte si confronta con le indicazioni provenienti dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, sancendo l’utilizzabilità dei dati di traffico telefonico e telematico acquisiti in un procedimento penale prima dell’entrata in vigore della recente modifica ad opera del legislatore dell’art. 132 D.lgs. n. 196/2003.
Note a margine dell’ordinanza del 13 maggio 2022 emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale Ordinario di Milano
Un recente provvedimento del Giudice del lavoro di Ravenna riapre la discussione sulle sanzioni per il licenziamento disciplinare illegittimo per la tardività della contestazione degli addebiti, pur dopo l’arresto della Cassazione a Sezioni Unite del 2017
Il tema dei cd. controlli difensivi ha impegnato per anni dottrina e giurisprudenza e si ripropone anche con il nuovo testo dell’art. 4 della L n. 300/70 Statuto dei lavoratori, complicato dall’uso generalizzato nelle attività aziendali di dispositivi informatici, dati in dotazione ai lavoratori. L’intreccio tra disciplina dei controlli a distanza e tutela della privacy è stato oggetto di alcune sentenze emesse dal Giudice di legittimità all’esito di una udienza tematica. Su una in particolare si sofferma l’articolo, cogliendo l’occasione per osservazioni di carattere più generale.
Un caso di attento ascolto della giurisprudenza di merito da parte dei giudici di legittimità e di prudente valutazione delle conseguenze delle scelte ermeneutiche.
Commento a Tribunale Bologna, Decreto n. 7559 del 31 dicembre 2021
SOMMARIO. 1. La sentenza Randstad. – 2. I difficili rapporti tra i vertici delle giurisdizioni. – 3. La mancata applicazione del diritto dell’Unione: violazione di diritto, non eccesso di potere giurisdizionale. – 4. Il rispetto dell’autonomia procedurale degli Stati membri dell’Unione.
Scheda illustrativa dell’ordinanza interlocutoria n. 1842 del 2022
Le sezioni unite sono chiamate a pronunciarsi sull’ incidenza del fattore tempo in tema di competenza giurisdizionale tra più Stati aderenti alla Convenzione dell’Aja del 1996, qualora si tratti di pronunciare sull’affidamento di minori che mutano la residenza abituale. L’ordinanza di rimessione offre lo spunto per esaminare le peculiarità della Convenzione dell’Aja del 1996 e valutare l’applicabilità alla fattispecie dei principi della formazione del giudicato rebus sic stantibus e della perpetuatio jurisdictionis.
Una riflessione su come l’esercizio della giurisdizione, oltre a riconfermare la ricostruzione storica di una vicenda drammatica, possa utilizzare lo strumento penale senza forzature, districandosi tra questioni complesse: concorso di persone, esecuzione di un ordine superiore, stato di necessità.
Questione giustizia torna ad occuparsi dell’onere della prova nel contenzioso bancario, ed in particolare dell’acquisizione degli estratti conto presso la banca a seguito di istanza di esibizione del correntista (si vedano in argomento Brevi note su Cass. n. 24641 del 13 settembre 2021 in materia di richiesta di esibizione ex art. 119 TUB nel corso del processo e Ancora sul controverso rapporto tra esibizione sostanziale e processuale in tema di estratti conto bancari: nota a Cass. I Sez. Civ., 13/09/2021 n. 24641).
L’ordinanza della Corte di Assise di Roma che ha dichiarato la nullità della dichiarazione di assenza e del conseguente decreto che dispone il giudizio emesso dal Giudice dell’udienza preliminare, con il quale erano stati rinviati a giudizio i quattro agenti della National Security egiziana accusati dell’omicidio di Giulio Regeni, apre una ulteriore breccia, dopo la sentenza delle Sezioni unite n. 23948 del 28/11/2019, Ismail, nella disciplina del processo in assenza, attraversandone la parte più incerta e problematica che è quella del trattamento dei cosiddetti “finti inconsapevoli”.
L’autrice, dopo avere sintetizzato le ragioni della decisione in commento, ne legge criticamente le conclusioni, alla luce della evoluzione sociale e normativa
I video del caso Bossetti suscitano severe riflessioni sul processo mediatico e sulla libertà della stampa di sottoporre a critica l’operato degli inquirenti
Dopo un primo commento (https://www.questionegiustizia.it/articolo/estratti-conto-bancari) Questione giustizia ritorna sul recente revirement dalla Cassazione circa la necessità di una previa richiesta alla banca di trasmissione degli estratti conto da parte del cliente, al fine dell’ammissibilità dell’istanza di esibizione ex art. 210 c.p.c.
La questione relativa al rapporto tra diritto all’esibizione sostanziale e processuale di documenti si presenta frequentemente nel contenzioso bancario in riferimento agli estratti conto, utilizzati come prova nei giudizi di illegittima applicazione di interessi anatocistici. La giurisprudenza di legittimità offre al problema soluzioni spesso confliggenti, il che importa continua necessità di studio e riflessione sul tema.
La tutela dei valori della Resistenza ha determinato un caso di non punibilità del reato di diffamazione a mezzo Facebook. Una sentenza del Tribunale di Forlì chiarisce il discrimine tra diffamazione e difesa dei principi costituzionali antifascisti.
Opening Session del Tribunale permanente dei popoli sugli omicidi di giornalisti del 2 novembre 2021. Testimonianza di Hatice Cengiz sul caso dell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi
Questione Giustizia pubblica, nelle versioni italiana ed inglese, la dichiarazione del Segretariato generale del Tribunale Permanente dei Popoli (TPP) resa in occasione della Sessione di apertura del procedimento sugli omicidi dei giornalisti che si è svolta a L’Aja il 2 novembre 2021 e l’atto di inizio della procedura. Oggi verrà inoltre separatamente pubblicata la testimonianza resa nel corso dell’opening session da Christophe Deloire, Segretario generale di Reporters Senza Frontiere, mentre domani la Rivista ospiterà la testimonianza di Hatice Cengiz sul caso dell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi.
Opening Session del Tribunale permanente dei popoli sugli omicidi di giornalisti del 2 novembre 2021. Testimonianza di Christophe Deloire, Segretario generale di Reporters Senza Frontiere.
La Corte Edu legittima il principio di autosufficienza del ricorso per cassazione e ne sancisce le funzioni di garanzia della certezza del diritto e buona amministrazione della giustizia, condannandone esclusivamente un’applicazione sproporzionata ed eccessivamente formalistica.
Segnaliamo un recente contrasto emerso nella giurisprudenza di legittimità relativo alla possibilità di applicare gli arresti domiciliari in altro paese dell’Unione europea
Riconoscere la massimizzazione dell’utile come unico elemento giustificativo e come criterio legittimo e indiscutibile per le scelte aziendali, negando limiti etici in considerazione degli altri interessi che entrano in gioco e vengono incisi da queste scelte, come il diritto al lavoro o ad esempio l’uso di beni collettivi come l’aria e lo spazio per il trasferimento delle merci, incunea in uno spazio angusto dove le tutele sono solo formali, non vi sono garanzie sostanziali e l’esito è scontato.