Magistratura democratica
Giurisprudenza e documenti

Ordinanza Tribunale di Siena 11.11.2022 di rimessione di q.l.c. relativa all'art. 6 del d.l. 162/2022

a cura di Redazione

 

 

Pubblichiamo – in attesa di ulteriori eventuali approfondimenti – l’ordinanza con cui il Tribunale di Siena ha sollevato incidente di legittimità costituzionale  dell’articolo 6 del decreto-legge 31 ottobre 2022, n. 162 con cui è stata differita l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 150 del 2022 (c.d. Riforma Cartabia).

Nel giudizio a quo si discute di delitti – originariamente perseguibili d’ufficio – che, in base alla c.d. Riforma Cartabia, sarebbero divenuti perseguibili a querela di parte (con l’ulteriore precisazione che – sin dal 2019 – era già stata manifestata dalla persona offesa l’intenzione di rimettere la querela a suo tempo presentata).

La possibile efficacia della causa di estinzione del reato è stata impedita dal dettato dell’art. 6 del decreto legge n. 162 del 2022 con cui è stato disposto il differimento dell’entrata in vigore del decreto legislativo n. 150 del 2022. Di qui la rilevanza della questione nel giudizio a quo.

Quanto ai profili relativi alla non manifesta infondatezza, l’articolata motivazione del Tribunale di Siena sollecita la Consulta allo scrutinio di costituzionalità della norma denunciata in relazione ad una molteplicità di parametri: gli articoli 73, terzo comma, e 77, secondo comma, della Costituzione; gli articoli 3 e 117, primo comma, della Costituzione (quest’ultimo in relazione all’articolo 7, primo paragrafo, Conv. EDU e all’articolo 15, primo comma, del Patto internazionale sui diritti civili e politici, adottato a New York).

11/11/2022
Altri articoli di Redazione
Se ti piace questo articolo e trovi interessante la nostra rivista, iscriviti alla newsletter per ricevere gli aggiornamenti sulle nuove pubblicazioni.
Separazione delle funzioni e unità della giurisdizione. Note a prima vista sulle aporie del recente disegno di revisione costituzionale

Il testo s’interroga sul disegno di legge di revisione costituzionale relativo alla separazione delle funzioni giudicanti e requirenti della magistratura, evidenziando le ricadute sull’unità dell’ordine giudiziario, sull’autogoverno e sulle garanzie d’indipendenza. La creazione di due CSM e di un’Alta Corte disciplinare solleva dubbi, anche di costituzionalità, specie alla luce del divieto d’istituire nuovi giudici speciali e del principio generale di democraticità degli organi repubblicani. La riforma, inserita in un più ampio contesto di revisioni frammentate, rischia di alterare gli equilibri costituzionali, senza affrontare realmente il fenomeno correntizio.

22/12/2025
Dichiarazione di MEDEL sulla riforma costituzionale della magistratura in Italia
a cura di Redazione

Questione giustizia pubblica, per il suo rilevante interesse, in versione italiana e in originale inglese, la Dichiarazione di MEDEL sulla riforma costituzionale della magistratura in Italia del 22 novembre 2025

02/12/2025
Dichiarazione di solidarietà con la magistratura italiana dei pubblici ministeri portoghesi
a cura di Redazione

Questione giustizia pubblica, per il suo rilevante interesse, in versione italiana e in originale portoghese, la Dichiarazione di solidarietà con la magistratura italiana dei pubblici ministeri portoghesi 

02/12/2025