Magistratura democratica

Articoli di Questione Giustizia su consiglio superiore della magistratura

I voti (sostanzialmente) politici del Consiglio Superiore della Magistratura

Le deliberazioni del Csm, pur formalmente connotate da un alto grado di discrezionalità di natura tecnica, costituiscono espressione di attività di alta amministrazione e, come tali, ospitano in grado elevato valutazioni in senso ampio politiche. Ad esse concorrono tutti i Consiglieri. Sebbene nessuna norma lo precluda, di norma e programmaticamente il Vice Presidente non prende parte alle votazioni in materie rientranti nella amministrazione corrente. Proprio per il carattere consolidato di questa prassi, che costituisce una sorta di autolimitazione, in genere preannunciata dallo stesso Vicepresidente all'inizio della carica, e per gli importanti riflessi che ne derivano sul piano dell'assetto consiliare è utile la ricerca delle rigorose e previamente conoscibili ragioni e delle condizioni che concorrono a determinarla e, soprattutto, di quelle che ne possano consentire o suggerire una deroga.

10/07/2023
Il “difficile “ rapporto tra il Consiglio superiore della magistratura e il giudice amministrativo
a cura di Redazione

L’annullamento da parte del Consiglio di Stato delle delibere del Consiglio superiore della magistratura di nomina dei vertici della Corte di Cassazione ripropone il “difficile” rapporto tra l’organo di governo autonomo della magistratura e il giudice amministrativo. La Rivista è sempre stata presente su questo tema con più riflessioni di magistrati e giuristi. Oggi riteniamo utile riproporre le ultime tre in ordine di tempo per la loro attualità e perché, al di là delle singole tensioni,  la questione di fondo sul sindacato del giudice amministrativo e sui suoi limiti non può più essere elusa.

18/01/2022
Una legge che s’ha da fare

Le molte ragioni per cui una riforma del sistema elettorale del Consiglio Superiore della magistratura è indispensabile ed urgente. E le direttrici di un positivo intervento riformatore.

04/10/2021
Il Consejo General del Poder Judicial: una istituzione disastrata

Mentre la Costituzione del 1978, attraverso la creazione del Consejo General del Poder Judicial, aveva proposto un approccio radicalmente nuovo all’assetto potere giudiziario, con il riconoscimento del rilievo costituzionale della giurisdizione e con il rafforzamento dell’indipendenza del giudice, le leggi del 1980, 1985 e 2013, di cui nell’articolo vengono ripercorsi i tratti essenziali, non sono state orientate ad una disciplina del Consejo rispettosa della Costituzione ma a riflettere la congiuntura politica, con effetti che si sono dimostrati catastrofici. Se, per fortuna, i giudici e i tribunali godono in Spagna di uno statuto di indipendenza sufficientemente garantito e sono molti, di certo la maggioranza, che operano di conseguenza, questo avviene, costa riconoscerlo, a dispetto del Consejo General del Poder Judicial.

22/01/2021
Nuove ipotesi di illecito disciplinare

Parrebbe di prossima presentazione un ddl con delega al Governo per la riforma dell'ordinamento giudiziario, contenente disposizioni sulla costituzione e il funzionamento del CSM. A complemento, si pensa all'introduzione di un nuovo illecito disciplinare: l’ingiustificata interferenza nell’attività di un componente del Consiglio. 

27/07/2020
La nomina dei dirigenti: problema dei magistrati o del servizio?
La nomina dei dirigenti è problema di grande rilevanza che riguarda il servizio giustizia. Centrale non può essere l’interesse alla carriera del magistrato. Questo per un ruolo di direzione dell’Ufficio giudiziario che è diventato sempre più complesso e che richiede specifiche attitudini oltre ad una governance condivisa. L’attuale sistema di nomina dei dirigenti che dà una fortissima discrezionalità al Consiglio è figlio di scelte operate nel 2002, con un sistema elettorale del C.S.M. personalistico, e nel 2006 con la strutturazione di una carriera che stimola l’arrivismo, scelte che hanno inoculato veleno nel sistema.  La direzione non può essere di tornare all’anzianità, criterio che già si è rivelato in passato fallimentare, ma di dotare il Consiglio tramite competenze esterne di un organo consultivo tecnico esperto in valutazione dei candidati e di individuare le caratteristiche e capacità di ciascuno, verificando i risultati avuti sul campo e non i titoli astratti
09/06/2020
La protezione internazionale ed il principio di specializzazione nel giudizio di legittimità
La delibera del Csm del 14 maggio 2020 sulla modifica degli assetti tabellari della Corte di Cassazione, decretata con parere favorevole del Consiglio Direttivo per fronteggiare le sopravvenienze in materia di protezione internazionale, si fonda principalmente sulla valorizzazione del “principio di specializzazione”, ritenuto espressamente applicabile anche al giudizio di legittimità
18/05/2020
Riflettendo su una vittoria
Tra i molteplici fattori dell’affermazione elettorale di Elisabetta Chinaglia nelle elezioni per il Csm un ruolo determinante è stato giocato dall’unità della magistratura di orientamento democratico e progressista. Un “bene collettivo”
16/12/2019
La dirigenza descritta dalla proposta di Riforma del Ministro Bonafede
Il recupero dell’anzianità, l’abolizione dei semidirettivi e un capo dell’ufficio giudiziario vero dominus indiscusso: ecco i tratti salienti della proposta di riforma
15/07/2019
Come eleggere il Csm, analisi e proposte: il sorteggio è un rimedio peggiore del male
In questo momento, dall'Anm dovrebbe giungere una proposta che rilanci associazionismo e governo autonomo per evitare una riforma incostituzionale, irrazionale, dannosa, in grado di distruggere il ruolo rappresentativo ed istituzionale del Csm e per scongiurare una delegittimazione per la magistratura e i singoli magistrati
26/06/2019
Libertà inopportuna? Un passo falso del Consiglio superiore della magistratura
La delibera del Csm nel caso Zucca − che archivia ma contemporaneamente depreca – è un passo falso dell’organo di autogoverno. Perché pretende di “censurare” una manifestazione del pensiero già ritenuta incensurabile dal titolare dell’azione disciplinare e di “giudicare” parole irrilevanti ai fini della valutazione di incompatibilità ambientale o funzionale
06/05/2019
«Per favore, parlatevi!»
L’intervento all’inaugurazione dell’anno giudiziario, occasione di forte sprone e auspicio di un sempre migliore coordinamento tra Ministero della giustizia e Consiglio superiore della magistratura nell’esercizio delle rispettive attribuzioni in materia di organizzazione giudiziaria
04/04/2019
L’esempio di Mario Fioretti. Combattere l’immobilismo e l’assoggettamento della giurisdizione alla deriva autoritaria del potere politico significa – ieri come oggi – uscire allo scoperto contro lo “spirito del tempo”, infrangere l’autoreferenzialità e rifondare il rapporto tra legalità e giustizia
13/12/2018
In un ritorno ciclico, sempre possibile, dello scarto tra giustizia e neutralità, l’ombra lunga delle leggi antiebraiche impone una rinnovata attenzione per l’assetto e i valori costituzionali. Poteri esercitati “per decreto”, remissività istituzionale, dichiarazioni di (non) appartenenza razziale sono sintomi di un’eclissi della coscienza − civile e collettiva − che porta alla persecuzione delle vite. Una lezione per il magistrato contemporaneo
28/11/2018
Monito aperto al futuro e carico di implicazioni attuali, la memoria dei Giusti ha un suo capitolo illustre nella vita di quei magistrati che, mentre la dittatura fascista traeva linfa dalla declinazione giuridica e culturale della razza, sottrassero la portata dei diritti umani alla superficie ermeneutica e al silenzio, in difesa della democrazia
22/11/2018
La modifica della disciplina sul rientro in ruolo dei componenti togati del Csm: una riforma poco trasparente
L'abrogazione dell'art. 30, comma 2, del dPR 26 settembre 1958 n. 916 − avvenuta a fine anno 2017 mediante inserimento di un comma all'interno della legge di bilancio dello scorso anno − ha privato i magistrati del necessario dibattito preventivo sull'argomento
12/11/2018
Il sorteggio dei candidati Csm, una riforma incostituzionale, irrazionale, dannosa
Una proposta in grado di distruggere il ruolo rappresentativo ed istituzionale del Csm. Una pubblica umiliazione/delegittimazione per la magistratura e i singoli magistrati. Una riforma cui l’Anm deve opporsi con forza, unitariamente
24/10/2018
Nomine dei “laici” al Csm e negli altri Consigli di garanzia: per la trasparenza delle procedure e il rispetto dell’art. 51 Cost.
La lettera inviata dalle costituzionaliste ai Presidenti delle Camere pone il problema della elezione, da parte del Parlamento, di 21 uomini nelle 21 posizioni disponibili, in piena sintonia con l’esortazione del Capo dello Stato, che ha ricordato alla politica che il mondo «è composto da donne e da uomini, e non soltanto dal genere maschile»
25/07/2018
La novella in materia di avocazione: un’occasione per riflettere sullo stato di salute della magistratura inquirente
Gli orizzonti prospettici dalla normativa primaria in materia di gestione delle indagini ed organizzazione degli uffici di procura, sembrano orientati verso una spiccata accentuazione dei profili di accentramento dei poteri in capo ai vertici organizzativi, con progressiva neutralizzazione dell’esercizio del cd. potere diffuso in capo ai singoli sostituti. Ma il Csm sembra consapevole dei rischi insiti in un assetto piramidale della magistratura inquirente ed in occasione della novella in tema di avocazione, coglie l’occasione per proporre − con la risoluzione del 16 maggio 2018 − interpretazioni e modelli culturali, ispirati alla condivisione sinergica tra gli uffici, invitando i dirigenti ad assumere scelte organizzative sostenibili e funzionali a garantire tempi ragionevoli per l’assunzione di scelte definitorie dei procedimenti incardinati.
21/06/2018
Organizzazione giudiziaria e autonomia della giurisdizione: il ruolo del Consiglio superiore della magistratura ed il rapporto con il Ministero della giustizia
L'articolo è tratto dall’intervento tenuto al seminario “Le risorse per l’organizzazione e l’organizzazione delle risorse” organizzato dal coordinamento nazionale di AreaDG il 23 febbraio 2018 a Roma (Sala della biblioteca della Procura generale presso la Corte d’appello)
17/04/2018
Benessere organizzativo e tutela della genitorialità, i rischi di una disciplina a metà
In molti ci siamo chiesti quali effetti potesse avere l’inserimento nella nuova Circolare tabelle per il triennio 2017/2019 di un titolo specifico sul tema in esame senza un adeguato coordinamento con la parte relativa al funzionamento del servizio ed all’organizzazione in senso stretto degli uffici. Il caso trattato nel presente articolo costituisce probabilmente la risposta sbagliata ad un tema delicato cui occorre trovare soluzioni slegate da logiche particolari, ma nell’esclusivo interesse del bene comune del migliore servizio di giustizia da garantire ai cittadini.
05/03/2018
L'editoriale del n. 4/2017
Numero monografico: “L'orgoglio dell'autogoverno: una sfida possibile per i 60 anni del Csm”
22/02/2018
Soggetti soltanto alla legge. I magistrati e le carriere
Riemergono le carriere all’interno del corpo professionale e, con queste, l’imprinting verticale della magistratura. Ne risentono l’autonomia della giurisdizione e, al dunque, l’uguaglianza delle persone davanti alla legge. Occorre studiare la patologia per formulare prognosi e trovare antidoti.
13/02/2018
La discrezionalità del Consiglio: una prerogativa irrinunciabile dell’autogoverno o un peso insostenibile per la magistratura?
La discrezionalità è una prerogativa irrinunciabile per l’autogoverno e lo strumento per conformare le scelte di amministrazione ai valori costituzionali e alle esigenze della giurisdizione. La rinuncia alle prerogative di discrezionalità delinea una nuova fisionomia del Csm, funzionale ad una ristrutturazione in senso verticistico e burocratico dell’ordine giudiziario, e riduce il suo ruolo politico nella difesa e nella promozione dei valori che sono a fondamento della giurisdizione. In questa consapevolezza la magistratura deve ritrovare il senso dell’appartenenza all’istituzione consiliare e l’aspirazione ad un autogoverno all’altezza delle aspettative di giustizia della collettività.
06/02/2018
Il fascino discreto della carriera. Dirigenza giudiziaria: proposte a confronto
Alcune scelte operate dal Csm in materia di nomine ad incarichi dirigenziali ed in Cassazione, che sono state oggetto di critiche in ambito associativo e tra i magistrati, hanno indotto i gruppi della magistratura associata ad elaborare ed offrire alla valutazione dei colleghi proposte per superare le criticità imputate al sistema del conferimento degli incarichi disciplinato dal testo unico sulla dirigenza giudiziaria (TUD) come riformato con delibera del 28 luglio 2015. In particolare, in tal senso si sono mosse, con un occhio rivolto anche alle prossime elezioni per il rinnovo della componente togata del Csm, Autonomia e indipendenza e Area democratica per la giustizia.
22/01/2018