Articoli di Anna Terzi
Una recente pronuncia del giudice di legittimità offre lo spunto per svolgere riflessioni sull’inquadramento sistematico del danno da licenziamento diverso dal danno retributivo nella disciplina anteriore alla riforma cd Fornero, in relazione all’evoluzione della giurisprudenza sulla lesione di diritti a protezione costituzionale e in relazione all’incidenza per questi aspetti delle riforme successive (l. n. 92/2012 e d. lgs n. 23/2015).
Due sentenze – una di merito (Corte di Appello di Catanzaro n. 1125 del 2023) e una di legittimità (Sezione Lavoro, n. 396 del 2024) – accertano il diritto dei detenuti a percepire la NASpI e costituiscono lo spunto per una riflessione su passato, presente e futuro del lavoro penitenziario.
In margine alle sentenze Cass., n. 27771, 27713, 27769 del 2 ottobre 2023
Il tema dei cd. controlli difensivi ha impegnato per anni dottrina e giurisprudenza e si ripropone anche con il nuovo testo dell’art. 4 della L n. 300/70 Statuto dei lavoratori, complicato dall’uso generalizzato nelle attività aziendali di dispositivi informatici, dati in dotazione ai lavoratori. L’intreccio tra disciplina dei controlli a distanza e tutela della privacy è stato oggetto di alcune sentenze emesse dal Giudice di legittimità all’esito di una udienza tematica. Su una in particolare si sofferma l’articolo, cogliendo l’occasione per osservazioni di carattere più generale.
Riconoscere la massimizzazione dell’utile come unico elemento giustificativo e come criterio legittimo e indiscutibile per le scelte aziendali, negando limiti etici in considerazione degli altri interessi che entrano in gioco e vengono incisi da queste scelte, come il diritto al lavoro o ad esempio l’uso di beni collettivi come l’aria e lo spazio per il trasferimento delle merci, incunea in uno spazio angusto dove le tutele sono solo formali, non vi sono garanzie sostanziali e l’esito è scontato.