Magistratura democratica
Magistratura e società

Unione camere penali italiane, il “Manifesto del diritto penale liberale e del giusto processo”

Pubblichiamo il documento dell'Ucpi per avviare una discussione nella magistratura, con l’avvocatura e l’accademia sulla fisionomia del diritto penale e sulle prospettive di riforma

Il Manifesto del diritto penale liberale e del giusto processo, elaborato dall’Unione delle camere penali italiane, costituisce una riflessione articolata e stimolante sul potere di punire e sulle matrici costituzionali del diritto penale sostanziale e processuale.

Crediamo sia importante pubblicarlo anche sulla nostra Rivista, da sempre impegnata su questi argomenti, per avviare una discussione nella magistratura e con l’avvocatura e l’accademia sulla fisionomia del diritto penale e sulle prospettive di riforma.

In epoca di populismi avvertiamo tutta l’urgenza di ricostruire una larga unità di giuristi attorno al tema del rapporto tra effettivo funzionamento del sistema penale, diritti fondamentali delle persone, garanzie costituzionali. Si tratta, in fondo, di rimettere al centro del dibattito culturale la questione del valore autentico del garantismo. Come ha scritto Nadia Urbinati, «la legittimità del potere che deriva dal consenso democratico non rende la volontà politica meno pericolosa per la libertà personale, né per ciò stessa più innocua».

13/05/2019
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Il reato di «Morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina» (art. 12-bis t.u. imm.). Uno strumento sproporzionato e inefficace per il contrasto al traffico di migranti

Il contributo esamina il delitto di cui all’art. 12-bis del testo unico immigrazione, introdotto dal decreto-legge n. 20/2023 all’indomani del tragicamente noto naufragio di Cutro. L’analisi rivela criticità attinenti sia alla prevedibile inefficacia della nuova figura di reato, rispetto al dichiarato obiettivo di contrastare le forme più gravi di traffico di migranti; sia alla manifesta sproporzione dei minimi edittali, rispetto alle condotte connotate da minore disvalore, come quelle riconducibili ai c.d. migranti-scafisti.

22/07/2025
La tutela penale della sicurezza pubblica: una costante ossessione

Uno sguardo di insieme sul recente intervento legislativo in materia di tutela penale della sicurezza pubblica solleva una serie di questioni: sul piano del metodo, in ragione della scelta di intervenire con decreto-legge, quando un disegno di legge sostanzialmente identico era all’esame del Parlamento; sul piano dei contenuti, in considerazione della filosofia di fondo – ispirata a logiche securitarie – che informa l’intero impianto normativo. Il contributo si sofferma su tali snodi, sollecitando più di una riflessione su temi cruciali per le democrazie contemporanee: la scarsa capacità selettiva del proteiforme concetto di sicurezza pubblica; lo spazio che una società democratica è in grado di assicurare al dissenso e alla marginalità sociale; la funzione del diritto penale in una società democratica, con il rischio che esso assuma sempre più una funzione simbolico-deterrente; lo spostamento dal diritto penale del fatto al diritto penale d’autore; una idea di legalità penale che rischia di essere sempre più sganciata dal costituzionalismo.

16/07/2025
L’interrogatorio preventivo e il G.I.P. collegiale di cui alla legge 9.8.2024 n. 114

Interrogatorio preventivo e gip collegiale: un’analisi delle lacune con cui sono stati introdotti e degli ampi spazi lasciati su più punti all’interpretazione e alle prassi, nel dinamismo delle indagini. Per l’interrogatorio preventivo, i primi punti condivisi dagli operatori nella sua prima applicazione, i possibili effetti del nuovo istituto sulle scelte processuali di pm difensori e sull’agenda e sul modo di lavorare del gip, per più profili chiamato dalla legge a scelte dai rilevanti effetti per il diritto di difesa, in concreto conformative dell’istituto. Per il gip collegiale, una prima analisi delle questioni processuali e ordinamentali non risolte che lo rendono allo stato istituto appena abbozzato. Per entrambe tali “storiche” novità per il processo penale, non per nulla introdotte con la stessa legge che cancella l’abuso d’ufficio e riscrive il traffico di influenze in senso restrittivo alla sua applicazione, emerge con chiarezza dalla disciplina che manca, e soprattutto da quella che c’è e non si è mancato invece di introdurre con precisione, su cosa vi sia stata fretta, interesse e quindi attenzione a legiferare e l’evidenza della potenzialità di due istituti di cui nessuno può in astratto contestare la natura garantista a divenire in concreto strumento di ulteriori diseguaglianze tra categorie di imputati nella sempre più ricercata costruzione di un più protetto statuto processuale innanzitutto, seppure non solo, per politici, amministratori, imprenditori, ceto medio delle professioni. 

29/05/2025
Le novità in tema di udienza preliminare e udienza predibattimentale

Il 15 aprile si e’ tenuta presso la Scuola Superiore della Magistratura  la relazione Le novità’ in tema di udienza preliminare e di udienza predibattimentale affidata alla dott.ssa Vincenza Maccora. La relazione si e’ svolta utilizzando, a supporto della illustrazione orale, le slides (tecnica sempre più spesso adottata  nei corsi) che di seguito pubblichiamo anche per i riferimenti statistici contenuti oltre che per i riferimenti giurisprudenziali più recenti.

20/05/2025