Alberto Piccinini, avvocato giuslavorista e presidente Associazione Comma 2
Carlo Sorgi, già giudice del lavoro
Il tema del salario minimo assume nel panorama sociale e politico del paese un rilievo sempre maggiore, sia per le connessioni con il grave problema del lavoro povero, sia per l’andamento delle dinamiche salariali, non sempre in sintonia con il dettato costituzionale.
Alberto Piccinini, avvocato giuslavorista e presidente Associazione Comma 2
Carlo Sorgi, già giudice del lavoro
L’esperienza straniera in tema di salario minimo: i casi di Svezia, Germania e Regno Unito
Note a margine del convegno promosso da Magistratura democratica e dall’Associazione Comma 2 svoltosi presso la Corte di Cassazione il 25 marzo 2022
La condizione di estrema povertà dettata da cause ambientali nel Paese di origine del richiedente può essere sufficiente ai fini della protezione nazionale? Sul punto, la giurisprudenza italiana non sembra essere costante. Si propone quindi un’analisi di alcune ordinanze della Corte di Cassazione in cui le alluvioni rappresentano causa di povertà e di migrazione al fine di valutarne i diversi esiti, anche in virtù delle modifiche accorse nella legislazione vigente in materia di migrazione.
Il tema del salario minimo assume nel panorama sociale e politico del paese un rilievo sempre maggiore, sia per le connessioni con il grave problema del lavoro povero, sia per l’andamento delle dinamiche salariali, non sempre in sintonia con il dettato costituzionale.
Dopo aver individuato alcune categorie di lavoratori maggiormente vulnerabili, nel contributo ci si sofferma dapprima sulle misure dirette di contrasto al lavoro povero e poi su quelle indirette.
Dopo l’azione della forza pubblica per l’allontanamento dalle vie del centro dei senzatetto, è giusto interrogarsi sulle istanze che l’hanno giustificata: Torino non ha ritenuto di migliorare aspetto e modi delle persone, ma ha chiesto loro di spostarsi, così da privilegiare l’armonia nella presentazione degli spazi. Anche la terminologia ha una sua rilevanza: la transizione del riferimento del decoro alle cose, piuttosto che alle persone, è indice del mutamento di priorità, se non di valori, dell’azione pubblica.
Il saggio analizza la crisi in corso con riguardo alle sue specificità di genesi ed effetti determinati dalla pandemia. Si confronta con i provvedimenti contingenti assunti per fronteggiarla e con le possibili strategie di ripartenza e di più lungo respiro degli attori istituzionali, delle imprese, del lavoro e delle parti sociali. Come sempre avvenuto nella storia del nostro paese, si confrontano due possibili opzioni: partire dalla crisi per innestare un profondo processo di cambiamento sociale governato dalle istituzioni pubbliche ma che attraversi l’intero corpo sociale; ovvero l’ennesima occasione perduta magari all’insegna di un gattopardismo di ritorno. La vicenda si gioca soprattutto sul fronte del lavoro.
L’udienza da remoto e il tentativo di conciliazione nelle cause di lavoro: la compatibilità con una interlocuzione reale che preservi il ruolo del giudice e la possibilità di realizzare un atto coerente con l’art. 88 disp. att. c.p.c.