Magistratura democratica
Magistratura e società

La prossima elezione in Cassazione di un giudice costituzionale

Nella rubrica Controvento del 25 novembre scorso, la Rivista aveva chiesto ai candidati all’elezione a giudice costituzionale di rispondere ad alcune sollecitazioni su temi ritenuti significativi. Hanno risposto Adelaide Amendola, Giorgio Fidelbo, Luigi Salvato, Maria Rosaria San Giorgio, che ringraziamo vivamente. Pubblichiamo di seguito il testo del Controvento e i quattro interventi ricevuti.

Com’è naturale per una rivista promossa da magistrati, Questione Giustizia dedica grande e costante attenzione alla Corte costituzionale ed alle sue sentenze che segnano profondamente la vita e l’evoluzione del nostro ordinamento giuridico. 
Attualmente la Rivista ha in cantiere un numero della Trimestrale interamente dedicato alla giustizia costituzionale ed ha anticipato, nella versione on line, la pubblicazione di alcuni importanti saggi che andranno a comporre il numero monografico.  
Da tale riflessione[1], oltre che dalla quotidiana esperienza, traiamo oggi spunto per squadernare davanti ai candidati nell’elezione, ormai prossima, di un giudice costituzionale da parte della Corte di cassazione, alcuni temi che premono alle porte del Giudice delle leggi. 
Con la certezza che le risposte saranno utili per conoscere meglio i candidati, per comprendere le ragioni della loro disponibilità a partecipare a questa particolarissima competizione elettorale e per aiutare a chiarire ai lettori il loro modo di intendere il ruolo di componente del Collegio che siede a Palazzo della Consulta. 
I temi che la Rivista ha in mente si condensano in interrogativi semplici ed essenziali, tutt’altro che retorici, affidati alla trattazione dei candidati secondo le modalità e la formula che vorranno adottare. 

Eccoli. 

Il significato attuale del “rendere giustizia costituzionale”

La peculiarità di un apporto, culturale e tecnico, al lavoro della Corte costituzionale da parte di chi proviene dai ranghi della magistratura ordinaria 

Il dialogo del giudice costituzionale con i giudici comuni e con le altre Corti supreme

Le rilevanti trasformazioni del processo costituzionale derivanti da pronunce ed iniziative della stessa Corte  

La comunicazione della Corte costituzionale con i cittadini 

Roma 23 novembre 2020 

La Direzione di Questione Giustizia 

 

[1] G. Silvestri, Del rendere giustizia costituzionale, QG on line, 13.11.2020; C. Padula, Le “spinte centripete” nel giudizio incidentale di costituzionalità, QG on line, 23.10.2020; P.L. Tomaiuoli, Il diritto amministrativo nella più recente giurisprudenza della Corte costituzionale, QG on line, 7.10.2020; D. Stasio, Il senso della Corte per la comunicazione, QG on line, 30.9.2020

 

08/12/2020
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REMS, carcere e malattia mentale, fra bilanci e prospettive

La Corte Costituzionale ha “fischiato un fallo grave” nella normativa sulle REMS, avviando l’inizio dei tempi supplementari entro cui portare a compimento la riforma che ha abolito gli OPG. Bisogna completare questo percorso con uno sforzo di concretezza e mettere al centro la salute mentale nella sua complessità.

11/01/2023
Finisce davvero il “fine pena mai”? Riflessioni e interrogativi sul decreto-legge che riscrive il 4-bis

Una prima analisi delle disposizioni del decreto-legge 162/2022 in materia di ergastolo ostativo. Superarlo effettivamente sarà un compito dell’interprete.

02/11/2022
Il cognome tra eguaglianza dei genitori e identità del figlio. Identità e interesse del minore vs. accordo dei genitori

Sommario: 1. Introduzione – 2. La disciplina esistente fino alla prima dichiarazione di incostituzionalità – 3. Le decisioni delle Corti europee – 4. Le precedenti sentenze della Corte costituzionale italiana – 5. La sentenza della Corte costituzionale del 2022 – 5.1. «Il figlio assume i cognomi dei genitori, nell’ordine dai medesimi concordato». Condivisibilità del principio e regole di contorno – 5.2. È «fatto salvo l’accordo (... dei genitori di) attribuire (al figlio) il cognome di uno di loro soltanto». Accordo dei genitori versus identità del figlio

20/10/2022
Il cognome dei figli: questioni chiuse e problemi aperti dalla sentenza n. 131 del 2022 della Corte Costituzionale

La sentenza n. 131 del 2022 della Corte Costituzionale ha posto fine all’inerzia del legislatore espungendo definitivamente dall’ordinamento giuridico l’automatismo del patronimico e dunque introducendo la regola dell’assunzione da parte del figlio dei cognomi dei genitori nell’ordine dai medesimi concordato e fatto salvo l’accordo per attribuire il cognome di uno di loro soltanto. Le pur fondamentali e rivoluzionarie statuizioni della Corte necessitano tuttavia di essere completate da un intervento legislativo (in  parte suggerito dallo stesso giudice delle leggi) per colmare vuoti (disciplinare le modalità dell’accordo dei genitori; indicare i rimedi in caso di disaccordo), evitare conseguenze abnormi (la crescita esponenziale dei cognomi nel succedersi delle generazioni), garantire l’unitarietà del cognome dei fratelli e delle sorelle, prevedere eventuali meritevoli rimedi rimessi alla volontà di chi non sente come proprio il cognome  attribuitogli.
Pubblichiamo oggi la prima riflessione su un tema di cui la Rivista già si è occupata e continuerà ad occuparsi.

28/09/2022
Adozione in casi particolari e rapporti di parentela. Cambia qualcosa per i figli nati da maternità surrogata?

Sommario: 1. La rilevanza sistematica della sentenza n. 79/2022 della Corte costituzionale. – 2. Adozione in casi particolari. Ragioni giustificative ed evoluzione giurisprudenziale. – 3. Adozione e rapporti di parentela. - 4. Dall’esclusività della famiglia alla pluralità delle relazioni familiari. – 5. Adozione semplice del nato da PMA. – 6. Riflessi della sentenza n. 79 sul problema della trascrizione dell’atto di nascita straniero del figlio nato da GPA. – 7. Il “bilanciamento” tra diritti del bambino e divieto di surrogazione nell’ordinanza n. 1842/2022 della I sezione della S.C. – 8. Diritti del bambino e ordine pubblico.

07/06/2022
Valerio Onida: la vita, gli studi, l’impegno nella società e nelle istituzioni

Dopo un magistrato, Renato Rordorf, Valerio Onida è ricordato sulle pagine di Questione Giustizia da uno storico, Guido Melis. L’unione di queste voci esprime, nella forma più eloquente, l’emozione e il rimpianto per la scomparsa di un grande giurista che ha attraversato esperienze e mondi diversi, segnandoli con la sua intelligenza e con la sua umanità.

19/05/2022