Magistratura democratica
Osservatorio internazionale

La Corte Edu e le leggi retroattive*

di Marco Bignami
assistente di studio presso la Corte costituzionale

L'Autore esamina la giurisprudenza della Corte Edu sotto il profilo della compatibilità delle leggi retroattive con la Convenzione, e con particolare riferimento alla materia civile. I contrasti tra questa giurisprudenza e quella costituzionale sono attribuiti alla diversità dei moduli decisori. L'indagine suggerisce infatti che la Corte di Strasburgo, anziché operare bilanciamenti tra interessi contrapposti, valuti la retroattività sotto il profilo dell'interferenza abusiva, da parte dello Stato, sui processi in corso. Ne consegue un criterio di giudizio usualmente più severo

*Il presente lavoro è destinato alla pubblicazione nel volume di C. Padula (a cura di), Le leggi retroattive nei diversi rami dell'ordinamento, Napoli 2017

13/09/2017
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Il ricorso sottoposto alla Corte europea dei diritti dell’uomo concerne l’annullamento della trascrizione dell’atto di nascita di un minore, nato in Italia nel 2018 a seguito di procreazione medicalmente assistita (PMA) praticata all’estero, nella parte in cui risultava menzionata la madre d’intenzione, ossia la partner della madre biologica, partecipe del progetto genitoriale. Invocando l’art. 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, la ricorrente lamenta la violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare, ritenendo che l’annullamento della trascrizione, intervenuto a distanza di oltre cinque anni dalla nascita, abbia comportato la perdita del legame giuridico di filiazione che univa il minore alla madre d’intenzione, nonché un’incertezza protratta sulla sua identità personale e familiare. 
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