Magistratura democratica

Magistratura e società - pagina 6

L'ultima lettera di Paolo Borsellino
a cura di Redazione

Ripubblichiamo l’ultima lettera scritta da Paolo Borsellino, indirizzata a giovani studenti che non aveva potuto incontrare per un disguido. Una lettera rimasta incompiuta per la strage che uccise lui e gli agenti che lo proteggevano, così come incompiuto è rimasto il prezioso lavoro per la giustizia e per Repubblica che aveva svolto sino a quel momento e che avrebbe proseguito con le doti di rigore professionale e di tenacia che ne hanno contrassegnato tutta la vita.

19/07/2022
Perché non duri solo una notte

La Notte bianca della pace e della legalità tenutasi a Roma presso la Corte di Cassazione sabato 28 maggio scorso è un’occasione per riflettere sul rapporto tra società civile e mondo della giustizia e sul modo in cui la percezione della magistratura è cambiata nel tempo.

19/07/2022
Giustizia mediatica: una lettura necessaria degli effetti sul processo penale (e sui principi)

Giustizia mediatica. Gli effetti perversi sui diritti fondamentali e sul giusto processo di Vittorio Manes, esamina - con riferimenti ampi e puntuali alla casistica giudiziaria e alle dinamiche processualpenalistiche - la fenomenologia dell’infosfera giudiziaria, gli effetti (definiti perversi) della giustizia mediatica, e propone elementi di discussione su come fronteggiare una crisi a cui è bene non rassegnarsi. 

16/07/2022
E' nata!

Breve storiella edificante su come è nato il logo di Magistratura Democratica

14/07/2022
L’Avvocato nel futuro

Recensione a L’avvocato nel futuro (Einaudi 2022) di F. Gianaria e A. Mittone

09/07/2022
Il coraggio

Leggendo Per motivi di giustizia di Marco Omizzolo

02/07/2022
“Sei libera ed eguale a patto che gli altri lo accettino”. Alcune riflessioni sul caso giudiziario di Cloe Bianco

La storia di Cloe Bianco è divenuta un tema centrale nel dibattito pubblico e collettivo di questi ultimi giorni. Quando vicende personali di questa natura entrano a far parte del discorso pubblico, e quindi anche della coscienza collettiva, può essere opportuno riflettere, secondo la prospettiva che a ognuno compete per background professionale o personale, su quella “porzione di complessità” della quale si possa dire con cognizione di causa, partecipando così alla rielaborazione collettiva del fatto. Ciò può aiutare la comunità, anche nei suoi diversi sottogruppi, a capire cosa è avvenuto e a elaborare argomenti e modalità di comprensione per accrescere e sviluppare la propria valutazione informata degli eventi. Come giuristi, riteniamo quindi di proporre le nostre considerazioni in merito alla vicenda giudiziaria che ha riguardato la prof.ssa  Bianco e la sanzione disciplinare che ha ricevuto dopo essersi presentata, per la prima volta, presso l’istituto scolastico dove insegnava, esprimendo, anche con il proprio aspetto, il genere (femminile) al quale sentiva di appartenere.

01/07/2022
Md e il caso Tortora. Ma l’errore interroga tutti i magistrati…
a cura di Nello Rossi

Il 17 giugno 1983 Enzo Tortora fu arrestato con le accuse di associazione camorristica e traffico di droga. Questione Giustizia rilancia oggi un articolo del 29.6.2022 che ripercorre alcuni aspetti di quella vicenda e le posizioni assunte da Magistratura democratica napoletana e nazionale.

Nei suoi molteplici e tragici aspetti il caso Tortora ci dice “anche” che la magistratura italiana non è mai stata un monolite e che l’esistenza, nel suo seno, di scelte e pensieri diversi rappresenta il più efficace antidoto alle chiusure corporative ed all’intolleranza verso le critiche. Ripubblicare, a distanza di decenni, documenti che attestano le posizioni assunte da Md sulla vicenda giudiziaria di Enzo Tortora e le veementi reazioni che suscitarono nella corporazione concorre a ristabilire la verità sulle radici lontane del garantismo dei magistrati democratici. Questa “operazione verità” è indispensabile per contrastare una vulgata ingannevole, che dura sino ad oggi, sulla natura e sulla fisionomia di questo gruppo di magistrati. Ma ciò non significa che ci siano magistrati che si possano sentire estranei rispetto a quell’errore e agli altri che si sono verificati negli anni. L’errore giudiziario è un evento che inquieta e percuote anche coloro che non l’hanno commesso perché è sempre una sorta di errore collettivo, il frutto avvelenato della disattenzione, della superficialità, dello spirito burocratico con cui si accusa e si giudica. Caduta dalle terribili conseguenze - perché si ripercuote sulla libertà, sull’onore, sulla reputazione del cittadino - che nei limiti dell’umanamente possibile può essere evitata solo essendo consapevoli della drammaticità di ogni giudizio e applicando con scrupolo e intelligenza gli strumenti di lavoro di pubblici ministeri e giudici: rigore professionale, responsabilità sociale e cultura del dubbio. 

29/06/2022
Concorso in magistratura in tempo di Covid: brevi riflessioni sulle ragioni del fallimento

Soltanto 220 su quasi 4.000 candidati che hanno consegnato le prove scritte sono stati ammessi alla prova orale del concorso per magistrato ordinario bandito nel 2019. La causa di un esito tanto negativo, che si discosta dai dati statistici dei precedenti concorsi, è stata individuata nella generale impreparazione e non solo tecnica dei candidati.  
Due magistrati che in passato sono stati componenti di commissioni esaminatrici invitano a riflettere su ulteriori possibili ragioni del risultato dell’ultimo concorso in magistratura, che porterà ad assumere un numero di magistrati di gran lunga inferiore rispetto ai 310 posti previsti nel bando, e sull’importanza che già dal prossimo concorso vengano ripristinate le “ordinarie” modalità di svolgimento delle prove e di selezione dei canditati idonei.

12/06/2022
Dante Poeta giudice?

Ancora una recensione del saggio di L. Terrusi Onde convenne legge per fren porre. Dante e il Diritto edito da Cacucci (2022) per la collana Biblioteca di cultura giuridica diretta da Piero Curzio.

04/06/2022
Valerio Onida, primo Presidente della Scuola della Magistratura, e la formazione dei magistrati

L’impegno di Valerio Onida nella formazione dei magistrati e nell’avvio della Scuola Superiore della Magistratura, di cui è stato il primo Presidente, è parte importante e feconda della sua attività di studioso e di uomo delle istituzioni. In questo scritto l’azione di Onida viene ripercorsa, unitamente a quella della Scuola, da chi ha partecipato alla fase pionieristica di una istituzione fondamentale per la magistratura. 

04/06/2022
In ricordo di Carlo Smuraglia

L’indimenticabile insegnamento di un maestro, che aveva il pregio di non atteggiarsi mai a tale

02/06/2022
Ricordando mio padre, Franco Bile

Un ricordo del figlio a un mese dalla scomparsa

28/05/2022
“Sovranità.com. Potere pubblico e privato ai tempi del cyberspazio”

La recensione al volume di Stefano Mannoni e Guido Stazi, uscito per i tipi di Editoriale Scientifica (2021)

21/05/2022
Valerio Onida: la vita, gli studi, l’impegno nella società e nelle istituzioni

Dopo un magistrato, Renato Rordorf, Valerio Onida è ricordato sulle pagine di Questione Giustizia da uno storico, Guido Melis. L’unione di queste voci esprime, nella forma più eloquente, l’emozione e il rimpianto per la scomparsa di un grande giurista che ha attraversato esperienze e mondi diversi, segnandoli con la sua intelligenza e con la sua umanità.

19/05/2022
«Onde convenne legge per fren porre». Dante e il diritto

Presentazione del volume di Leonardo Terrusi, edito da Cacucci (2022) per la collana Biblioteca di cultura giuridica diretta da Piero Curzio

14/05/2022
Pio La Torre: un impegno ancora utile per il futuro

A quaranta anni dall’omicidio di Pio La Torre una riflessione sulla perdurante attualità del suo impegno, dalle lotte per l’applicazione della Costituzione negli anni Cinquanta all’impegno per la pace ed alle grandi battaglie antimafia. Le grandi mobilitazioni sociali che seppe guidare e le norme di contrasto delle mafie da lui proposte restano tuttora il risultato più avanzato mai raggiunto nel processo di liberazione del Paese dalle interferenze della criminalità organizzata.

30/04/2022
Pio La Torre

Nel quarantesimo anniversario dell'uccisione di Pio La Torre

30/04/2022
Delitti (e processi) in prima pagina

Il libro di Edmondo Bruti Liberati sulla giustizia nella società dell’informazione

16/04/2022
Dall’operaio massa al lavoratore digitale: quale modello per un nuovo Statuto? Riflessioni a partire da un recente Volume per il cinquantenario della legge del 1970

Un recente volume, a carattere interdisciplinare, La Dignità del lavoro. Nel cinquantenario dello Statuto (a cura di P. Passaniti), Franco Angeli (2021), offre contributi importanti per una riflessione ricostruttiva con finalità prospettiche sul modello regolativo adottato nel 1970, sulla sua perdurante attualità e su quanto possa essere rilanciato nel mondo produttivo di oggi (e soprattutto di domani) ad altissima densità tecnologica. 

09/04/2022
Cassese “salta la fila” e si pone alla guida dell’affollata militanza anti-magistratura

I difetti - veri o presunti - della giustizia e della magistratura italiana. Recensione a S. Cassese, Il governo dei giudici, Editori Laterza, 2022.

02/04/2022
Bruno Borghi, prete operaio. Una storia di vita, dentro un pezzo di storia

Intervista a Beniamino Deidda, autore del libro Basta un uomo. Bruno Borghi. Una vita senza padroni, Firenze, 2021, con prefazione di Tomaso Montanari

19/03/2022