Magistratura democratica
Magistratura e società

In memoria e in onore di un fiero avversario: Giuseppe Di Federico

Martedì 23 settembre, dopo una vita lunga e densa di opere e di avvenimenti, è scomparso Giuseppe Di Federico, primo professore ordinario di una cattedra di Ordinamento giudiziario, emerito dell’Università Alma Mater di Bologna e già membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura nella consiliatura 2002-2006. 

Ad altri spetterà il compito di ricordarne gli scritti - che raramente abbiamo condiviso - di rievocarne le iniziative istituzionali - che abbiamo quasi sempre contrastato - di descriverne il ruolo e il peso nei dibattiti sulla giustizia del nostro Paese, che ci hanno quasi sempre visto contrapposti. 

Per parte nostra lo ricordiamo come un fiero antagonista ideale, animato però da una sincera ed ostinata volontà di confronto culturale e tecnico con quanti avevano idee e convinzioni diverse dalle sue. 

Con questo spirito si è costantemente misurato con i pensieri dei magistrati di orientamento democratico e progressista e con gli scritti pubblicati su questa Rivista. 

Senza mai fare sconti sul terreno delle posizioni ideali e culturali ma senza le asprezze, le espressioni di intolleranza e gli attacchi personali, più o meno insultanti, divenuti merce quotidiana nelle polemiche di una parte della politica e di alcuni settori della stampa nei confronti della magistratura e di singoli magistrati. 

Con lo stesso spirito di ascolto e di attenzione per idee opposte alle proprie, questa Rivista ha ospitato un suo saggio su di un argomento estremamente sensibile per tutti i magistrati come l’assetto del giudizio disciplinare e molti magistrati hanno partecipato agli incontri di studio promossi dalla sua Scuola. 

Nel clima avvelenato che avvolge le attuali discussioni sulle questioni di giustizia ritornare con la memoria ai confronti ed ai contrasti avuti con Giuseppe Di Federico ci ricorda una verità elementare ma non più scontata: che si può essere avversari sul terreno delle idee senza per questo divenire nemici personali. 

Dovrebbe essere una regola ma è divenuta un’eccezione da menzionare con nostalgia nel momento della scomparsa di un protagonista del dibattito sulla giustizia. 

 

La direzione di Questione giustizia 

25/09/2025
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