Magistratura democratica
Europa

Salute mentale e detenzione, ultime da Strasburgo

di Chiara Buffon
esperta giuridica presso l'Ufficio dell'Agente del Governo, PhD Diritto Pubblico ind. Penale Università di Roma Tor Vergata

 

 

pohoto credits: Owen Gent for The Marshall Project https://www.owengent.com/editorial-1#/the-marshall-project-1/  

23/01/2025
Altri articoli di Chiara Buffon
Se ti piace questo articolo e trovi interessante la nostra rivista, iscriviti alla newsletter per ricevere gli aggiornamenti sulle nuove pubblicazioni.
Sentenze di settembre 2025

Le più interessanti sentenze emesse dalla Corte di Strasburgo nel mese di settembre 2025

07/11/2025
REMS: Torneremo all'inferno?

La riforma avviata con la legge n. 9/2011 ha voluto gettarsi alle spalle alcune delle pagine più penose rispetto alla tutela della salute mentale nel segmento del diritto penale, aprendo un complesso percorso applicativo che se da un lato è riuscito a cogliere l’obiettivo di cancellare gli ospedali psichiatrici giudiziari dal panorama di questo paese, dall’altro non è ancora riuscito a completare un approdo che ponga solidamente in sicurezza i valori -anche costituzionali- in gioco. A distanza di circa quattro anni dalla sentenza 22/2022 della Corte costituzionale, il dibattito culturale si è concentrato essenzialmente su cosa “non va fatto” per non tornare indietro, incapace di confrontarsi con una prospettiva propositiva, trascurando il pericolo che l’incapacità di indicare una strada percorribile reca con sé.    

03/11/2025
La filiazione di intenzione e l’obbligo positivo dello Stato nella tutela dell’identità del minore: nota alla sentenza CEDU del 9 ottobre 2025

Il ricorso sottoposto alla Corte europea dei diritti dell’uomo concerne l’annullamento della trascrizione dell’atto di nascita di un minore, nato in Italia nel 2018 a seguito di procreazione medicalmente assistita (PMA) praticata all’estero, nella parte in cui risultava menzionata la madre d’intenzione, ossia la partner della madre biologica, partecipe del progetto genitoriale. Invocando l’art. 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, la ricorrente lamenta la violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare, ritenendo che l’annullamento della trascrizione, intervenuto a distanza di oltre cinque anni dalla nascita, abbia comportato la perdita del legame giuridico di filiazione che univa il minore alla madre d’intenzione, nonché un’incertezza protratta sulla sua identità personale e familiare. 
La pronuncia si colloca in un momento di profonda trasformazione del diritto di famiglia, chiamato a confrontarsi con modelli di filiazione che non coincidono più con lo schema tradizionale biologico e che, tuttavia, chiedono riconoscimento e protezione sul piano giuridico.

30/10/2025
Sentenze di luglio-agosto 2025

Le più interessanti sentenze emesse dalla Corte di Strasburgo nei mesi di luglio e agosto 2025

17/10/2025
'A vicaria. Carcere ed emergenza in Italia

L’adozione del vocabolario emergenziale per descrivere la situazione del carcere è un errore, pericoloso perché impoverisce il dibattito culturale sul penitenziario e lo iscrive nei binari del pensiero corto, di uno specialismo riduttivo. 

11/10/2025