Magistratura democratica
Giurisprudenza e documenti

Nota a CGUE sentenza Google e Alphabet/Commissione (Google Shopping)

Nota alla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione (Grande Sezione) del 10 settembre 2024, nella causa C-48/22 P, Google e Alphabet/Commissione (Google Shopping)

La Corte di giustizia dell’Unione ha rigettato l’impugnazione di Google e confermato l’ammenda di 2,4 miliardi di euro inflitta a Google per aver abusato della propria posizione dominante su vari mercati nazionali della ricerca su Internet favorendo il proprio servizio di comparazione di prodotti rispetto a quello dei suoi concorrenti.

Della vicenda si era già riferito in questa Rivista, nel commento di Francesco Buffa, The dark side of Google, del 12 gennaio 2022, reperibile qui https://www.questionegiustizia.it/articolo/the-dark-side-of-google, in nota alla sentenza sentenza del 10 novembre 2021 del tribunale dell’Unione.

Con l’odierna sentenza la Corte ricorda che il diritto dell’Unione sanziona non l’esistenza stessa di una posizione dominante, bensì soltanto lo sfruttamento abusivo di quest’ultima: ne risulta così vietato ad esempio il comportamento di impresa in posizione dominante che restringa la concorrenza basata sui meriti adottando pratiche discriminatorie a favore del proprio servizio comparativo di prodotti e suscettibili di causare un pregiudizio alle singole imprese e ai consumatori. 

18/09/2024
Altri articoli di Redazione
Se ti piace questo articolo e trovi interessante la nostra rivista, iscriviti alla newsletter per ricevere gli aggiornamenti sulle nuove pubblicazioni.
La cittadinanza europea in una recente pronuncia della Corte di giustizia

La sentenza della Grande Sezione della Corte di giustizia dell’Unione europea del 29 aprile 2025, resa nella causa c-181/23 (Commissione europea c. Repubblica di Malta), costituisce un importante sviluppo giurisprudenziale in materia di cittadinanza. Nella sentenza in questione la Corte di giustizia riafferma che, pur trattandosi di una competenza esclusiva degli Stati membri, l’attribuzione della cittadinanza nazionale deve essere esercitata nel rispetto del diritto dell’Unione europea in quanto produttiva di effetti all’interno del suo ordinamento. Il principio del genuine link e il rispetto del principio di leale cooperazione impongono limiti funzionali all’autonomia statale al fine di evitare che pratiche, quali la concessione della cittadinanza in cambio di un corrispettivo economico che prescinde da ogni legame sostanziale con lo Stato membro, compromettano la coerenza, i valori e l’equilibrio del sistema giuridico dell’Unione europea. La pronuncia ribadisce così il carattere sostanziale della cittadinanza europea quale elemento costitutivo dello status individuale dei cittadini dell’Unione europea.

27/05/2025
Terzo quadrimestre 2024

Le più interessanti sentenze emesse dalla Corte di Lussemburgo nel terzo quadrimestre 2024

31/01/2025
Secondo quadrimestre 2024

Le più interessanti sentenze emesse nel secondo quadrimestre del 2024

08/11/2024
Nota a CGUE sentenza Google e Alphabet/Commissione (Google Shopping)

Nota alla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione (Grande Sezione) del 10 settembre 2024, nella causa C-48/22 P, Google e Alphabet/Commissione (Google Shopping)

18/09/2024
Primo quadrimestre 2024

Le più interessanti sentenze emesse nel primo quadrimestre del 2024

14/06/2024
Terzo quadrimestre 2023

Le più interessanti sentenze emesse nel terzo quadrimestre del 2023

26/01/2024