Magistratura democratica
Leggi e istituzioni

Formazione e "forma mentis" del magistrato *

di Chiara De Robertis
assegnista di ricerca presso il dipartimento di giurisprudenza dell'Università di Torino

I magistrati che hanno partecipato alla presente ricerca hanno assunto le funzioni a seguito del superamento del concorso di secondo grado. In questo contributo saranno trattati i temi emersi nelle interviste e nei focus group con riferimento ai percorsi, alle esperienze formative e professionali pre-concorso e post lauream, si passeranno in rassegna poi le opinioni che questi nutrono nei confronti del concorso e del recente intervento legislativo che lo ha riformato, ma anche nei confronti della formazione, iniziale e permanente, erogata dalla Scuola Superiore della Magistratura. Il contributo termina infine con alcune considerazioni sulla forma mentis del magistrato e sul ruolo della formazione, soprattutto con riferimento all’interdisciplinarità a cui essa deve ambire e alle cosiddette soft skills.

[*]

Il presente contributo costituisce anticipazione del n. 4/2023 di Questione Giustizia trimestrale, di prossima pubblicazione, dedicato alla giovane magistratura. 

27/10/2023
Altri articoli di Chiara De Robertis
Se ti piace questo articolo e trovi interessante la nostra rivista, iscriviti alla newsletter per ricevere gli aggiornamenti sulle nuove pubblicazioni.
Cinque generazioni

Recensione al libro di Francesco Buffa (Amazon KDP, 2025)

07/06/2025
L’ordine da ricostituire e il futuro da immaginare. A proposito della giurisdizione

Relazione presentata il 13 maggio 2025, nell’ambito dei Dialoghi sulla giurisdizione organizzati a Roma dall’Istituto “Emilio Betti” di Teoria e Storia del Diritto e dall’Istituto “Luigi Sturzo”, in occasione del dialogo con Massimo Luciani, a partire dal suo volume Ogni cosa al suo posto. Restaurare l’ordine costituzionale dei poteri, sul tema «E' possibile rimettere “ogni cosa al suo posto”?». 

21/05/2025
Trasformazioni della costituzione materiale e magistratura: un manifesto

La svolta epocale, che la riforma costituzionale introdurrà, impone una riflessione, nuova e profonda, sul presente e sul futuro della magistratura italiana. Lo scritto si propone come una sorta di manifesto sull’esercizio della giurisdizione e la funzione delle corti nell’attuale stagione del costituzionalismo e nella prospettiva, in un tempo di crisi della cittadinanza democratica, di un nuovo senso della democrazia costituzionale.

10/02/2025