Magistratura democratica
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Questione penale e politiche penitenziarie, i documenti dell’Associazione italiana dei professori di diritto penale

Diamo seguito al dibattito sulle visioni del diritto e del processo penale attraverso la pubblicazione di due importanti contributi dell’Associazione italiana dei professori di diritto penale, il primo dedicato alla gestione della questione penale nel suo complesso e il secondo centrato sul tema delle politiche penitenziarie e della pena carceraria.

Sono documenti che lasciano affiorare una preoccupazione considerevole – che è anche la nostra – sulla torsione in atto della leva penalistica, da strumento per favorire la convivenza civile a dispositivo centrale della produzione e della raccolta del consenso.

È una trasformazione che incide sul delicato equilibrio del diritto penale costituzionale: espressione massima del monopolio della coercizione ma, al contempo, garanzia contro la forza di quel potere punitivo

23/11/2018
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Il reato di «Morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina» (art. 12-bis t.u. imm.). Uno strumento sproporzionato e inefficace per il contrasto al traffico di migranti

Il contributo esamina il delitto di cui all’art. 12-bis del testo unico immigrazione, introdotto dal decreto-legge n. 20/2023 all’indomani del tragicamente noto naufragio di Cutro. L’analisi rivela criticità attinenti sia alla prevedibile inefficacia della nuova figura di reato, rispetto al dichiarato obiettivo di contrastare le forme più gravi di traffico di migranti; sia alla manifesta sproporzione dei minimi edittali, rispetto alle condotte connotate da minore disvalore, come quelle riconducibili ai c.d. migranti-scafisti.

22/07/2025
La tutela penale della sicurezza pubblica: una costante ossessione

Uno sguardo di insieme sul recente intervento legislativo in materia di tutela penale della sicurezza pubblica solleva una serie di questioni: sul piano del metodo, in ragione della scelta di intervenire con decreto-legge, quando un disegno di legge sostanzialmente identico era all’esame del Parlamento; sul piano dei contenuti, in considerazione della filosofia di fondo – ispirata a logiche securitarie – che informa l’intero impianto normativo. Il contributo si sofferma su tali snodi, sollecitando più di una riflessione su temi cruciali per le democrazie contemporanee: la scarsa capacità selettiva del proteiforme concetto di sicurezza pubblica; lo spazio che una società democratica è in grado di assicurare al dissenso e alla marginalità sociale; la funzione del diritto penale in una società democratica, con il rischio che esso assuma sempre più una funzione simbolico-deterrente; lo spostamento dal diritto penale del fatto al diritto penale d’autore; una idea di legalità penale che rischia di essere sempre più sganciata dal costituzionalismo.

16/07/2025
Non ci sono poteri buoni: Fabrizio De Andrè e il potere giudiziario

Estratto dall’iniziativa tenutasi il 20 giugno 2025, organizzata dalla Camera Penale e dall’Ordine degli avvocati di Livorno. Un confronto fra Dario Lunardon e Marco Patarnello dal titolo Del carcerare il prossimo a margine della canzone La ballata del Michè

12/07/2025
Carcere, democrazia, desiderio a partire da L’Amore in gabbia. La ricerca della libertà di un reduce dal carcere di Donatella Stasio

Un dialogo con D. Stasio, L’Amore in gabbia. La ricerca della libertà di un reduce dal carcere (Castelvecchi, 2025)

14/06/2025
L’interrogatorio preventivo e il G.I.P. collegiale di cui alla legge 9.8.2024 n. 114

Interrogatorio preventivo e gip collegiale: un’analisi delle lacune con cui sono stati introdotti e degli ampi spazi lasciati su più punti all’interpretazione e alle prassi, nel dinamismo delle indagini. Per l’interrogatorio preventivo, i primi punti condivisi dagli operatori nella sua prima applicazione, i possibili effetti del nuovo istituto sulle scelte processuali di pm difensori e sull’agenda e sul modo di lavorare del gip, per più profili chiamato dalla legge a scelte dai rilevanti effetti per il diritto di difesa, in concreto conformative dell’istituto. Per il gip collegiale, una prima analisi delle questioni processuali e ordinamentali non risolte che lo rendono allo stato istituto appena abbozzato. Per entrambe tali “storiche” novità per il processo penale, non per nulla introdotte con la stessa legge che cancella l’abuso d’ufficio e riscrive il traffico di influenze in senso restrittivo alla sua applicazione, emerge con chiarezza dalla disciplina che manca, e soprattutto da quella che c’è e non si è mancato invece di introdurre con precisione, su cosa vi sia stata fretta, interesse e quindi attenzione a legiferare e l’evidenza della potenzialità di due istituti di cui nessuno può in astratto contestare la natura garantista a divenire in concreto strumento di ulteriori diseguaglianze tra categorie di imputati nella sempre più ricercata costruzione di un più protetto statuto processuale innanzitutto, seppure non solo, per politici, amministratori, imprenditori, ceto medio delle professioni. 

29/05/2025