La libertà di manifestazione e l’ossimoro della democrazia senza conflitto. Considerazioni intorno alla “direttiva Lamorgese”
La “direttiva Lamorgese” introduce surrettiziamente limitazioni del diritto di riunione oltre il dettato costituzionale; si inscrive nel processo di amministrativizzazione della sicurezza; è coerente con l’orizzonte di una razionalità neoliberale dove la Grundnorm è il profitto; coltiva l’idea di una democrazia senza conflitto.
Uno sguardo di insieme sul recente intervento legislativo in materia di tutela penale della sicurezza pubblica solleva una serie di questioni: sul piano del metodo, in ragione della scelta di intervenire con decreto-legge, quando un disegno di legge sostanzialmente identico era all’esame del Parlamento; sul piano dei contenuti, in considerazione della filosofia di fondo – ispirata a logiche securitarie – che informa l’intero impianto normativo. Il contributo si sofferma su tali snodi, sollecitando più di una riflessione su temi cruciali per le democrazie contemporanee: la scarsa capacità selettiva del proteiforme concetto di sicurezza pubblica; lo spazio che una società democratica è in grado di assicurare al dissenso e alla marginalità sociale; la funzione del diritto penale in una società democratica, con il rischio che esso assuma sempre più una funzione simbolico-deterrente; lo spostamento dal diritto penale del fatto al diritto penale d’autore; una idea di legalità penale che rischia di essere sempre più sganciata dal costituzionalismo.
Un documento di Antigone e di Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione (ASGI) sul Disegno di legge n. 1660/C recante Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario
La “direttiva Lamorgese” introduce surrettiziamente limitazioni del diritto di riunione oltre il dettato costituzionale; si inscrive nel processo di amministrativizzazione della sicurezza; è coerente con l’orizzonte di una razionalità neoliberale dove la Grundnorm è il profitto; coltiva l’idea di una democrazia senza conflitto.
Le nuove norme a tutela degli operatori della sanità rispondono in maniera articolata, ma anche con strumenti penali tradizionali, a fenomeni di violenza originati da cause sociali emergenti