Magistratura democratica
Osservatorio internazionale

Il senso della giustizia penale internazionale di fronte alla guerra in Ucraina

di Chantal Meloni
professoressa associata di diritto penale/international criminal law nell’Università di Milano

Sommario: 1. Una premessa – 2. L’immediata reazione del diritto internazionale – 3. Le leggi di guerra e il diritto penale – 4. Le indagini della Corte penale internazionale – 5. Istituire un Tribunale penale internazionale ad hoc? - 6. Il ruolo delle corti nazionali -7. Conclusioni

11/03/2022
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La Corte penale internazionale spicca uno storico mandato di arresto per Vladimir Putin mentre si continua a discutere di un tribunale speciale per l’aggressione in Ucraina

È da poco ricorso un anno dall’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione russa e si continua a discutere molto di come assicurare alla giustizia i responsabili delle gravissime violazioni del diritto internazionale commesse dalle forze armate e dall’apparato di governo russo, incluso il Presidente Vladimir Putin. In particolare, è in corso un acceso dibattito su come perseguire il crimine di aggressione, mentre finora si è sentito meno parlare dei progressi compiuti nelle indagini a livello internazionale sugli altri tre crimini internazionali che vengono altresì in rilevo in questa situazione: genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra. Un decisivo passo avanti è stato tuttavia appena compiuto dalla Corte penale internazionale (Cpi), che il 17 marzo ha emesso due mandati di arresto nei confronti del Presidente Putin e di un’alta funzionaria di Stato russa, Maria Alekseyevna Lvova-Belova. In questo breve commento, partendo da quanto già esposto in passato sulle varie opzioni per accertare le responsabilità a livello sia interno sia internazionale (si veda qui e qui), ci si propone di fare il punto sullo stato della discussione e, in particolare,  sull’avanzamento delle proposte per l’istituzione di un tribunale speciale per l’Ucraina, e di valutarne pro e contro. In conclusione, ci pare che, per rappresentare un avanzamento e non un passo indietro nella traiettoria della giustizia penale internazionale, qualunque nuova soluzione non dovrà essere ad hoc e dovrà coordinarsi con la realtà già esistente, ed in particolare con la Corte penale internazionale.

23/03/2023
Il progetto per un codice di crimini internazionali alla lente dei principi di complementarità e ne bis in idem dello Statuto della CPI

La relazione finale della Commissione istituita per l’adozione di un codice di crimini internazionali fa leva sul principio di complementarità dello Statuto di Roma per sostenere la necessaria introduzione di specifici international crimes in un apposito codice - o quantomeno nel tessuto codicistico penale già esistente. In caso contrario, infatti, determinandosi un caso di unwillingness/inability, la CPI potrebbe esercitare la propria giurisdizione complementare. Ma è veramente così? In realtà, il c.p. ed il c.p.m.g. già puniscono tali condotte, sia pur qualificandole quali ordinary crimes (comuni e militari). E tanto basta per l’esercizio della giurisdizione primaria italiana. 
L’adozione di un codice di crimini internazionali, potrebbe allora piuttosto costituire l’occasione per una rivisitazione organica della materia, che, tuttavia, dovrebbe necessariamente rispettare i principi costituzionali esistenti.

02/03/2023
Contro la guerra di offesa: la fuga, la protesta, l’aperta ribellione. In nome del diritto

La fuga, la protesta, l’aperta ribellione: le reazioni dei cittadini russi “arruolabili” all’annuncio di una escalation della guerra in Ucraina e della mobilitazione “parziale” ci dicono che, anche sotto il giogo di un regime oppressivo, può nascere e svilupparsi un forte movimento popolare di protesta, capace di unire più generazioni nel rifiuto di una guerra di aggressione e dei suoi inaccettabili costi umani  Nel crogiuolo del conflitto ucraino stanno maturando le condizioni per una ampia fascia di renitenza rispetto ad una guerra di offesa e per la legittimazione delle volontà individuali di sottrarsi ad un conflitto armato iniquo? 

23/09/2022
Di fronte alla guerra: scrupolo di verità ed esercizio di ragione

L'editoriale al n. 1/2022 di Questione Giustizia trimestrale Il diritto della guerra, le ragioni della pace

13/05/2022
Ucraina: c'è un giudice a Kyiv?

L’incontro a Kyiv dei vertici UE con il Presidente Zelenskyy ha acceso le speranze di una accelerazione del processo di adesione dell’Ucraina all’Unione Europea. Ma le sue istituzioni, in particolare quelle giudiziarie, sono pronte?

04/05/2022
Alcune considerazioni di un giurista internazionalista sull’invasione dell’Ucraina

Sommario: 1. Una premessa – 2. Sull’uso della forza armata da parte della Russia – 3. In una prospettiva di tutela dei diritti umani – 4. Violazione del diritto bellico e crimini di guerra 

27/04/2022
Il paradigma della procedura pilota con riguardo alle misure provvisorie indicate al governo russo

Sommario: 1. Premessa: guerra in Ucraina e provvedimenti adottati in seno al Consiglio d’Europa - 2. Le misure provvisorie della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo - 3. La tutela cautelare nei ricorsi interstatali e la gestione dei ricorsi individuali paralleli - 4. L’estensione della cautela “generale” ai ricorsi individuali e le affinità con la procedura pilota - 5. Suggestioni conclusive

26/04/2022