Magistratura democratica

Articoli di Donatella Stasio

Giornalista
Il senso della Corte per la comunicazione

Non c’è un prima e un dopo nella storia della comunicazione della Corte costituzionale. Fin dalla nascita, la Corte apre un canale con la società civile – di cui si sente “carne e sangue” – per rendere conto, farsi conoscere, promuovere la cultura costituzionale. La comunicazione è dovere, servizio, scelta etica e di democrazia. Questo senso della Corte per la comunicazione è un filo rosso lungo 64 anni, declinato con alti e bassi ma senza soluzione di continuità. Perciò un ritorno indietro sarebbe impossibile: semplicemente perché non esiste un indietro cui tornare. Semmai, esiste una “prospettiva comunicativa” che, grazie alla forte leadership istituzionale dimostrata dalla Corte in questi ultimi anni, continuerà ad arricchire le sue decisioni e contribuirà a (ri)costruire una comunità e un clima fondati su valori condivisi nonché il necessario rapporto di fiducia con i cittadini.

30/09/2020
Processo penale e riforme, una storia infinita. L’ultimo Controcanto sulle note della memoria
Dal 1989 ad oggi sono state approvate più di cento modifiche al processo penale e ogni volta si ricomincia senza una visione organica e ideale ma solo in funzione dell’incapacità del sistema di garantire un processo democratico ed efficiente
07/01/2019
Contro il malessere democratico, l’Italia ha bisogno del rugby. Il sogno di Giuseppe D’Avanzo
In gran parte del mondo la democrazia non gode di buona salute e l’Italia non sembra da meno. I sintomi del malessere democratico risalgono ad almeno un decennio e D’Avanzo li aveva individuati. Come il rimedio per curarli
03/12/2018
Prescrizione & processo: solo l’etica ci salverà
Avvocati e Anm, divisi sulle proposte di riforma del processo penale e della prescrizione, concordano invece (ed è una novità) sulla pregiudizialità della prima rispetto alla seconda. Ma la diversa “visione” del processo rende la riforma impossibile. Oltre che inutile senza un cambio di passo dell’etica di tutti gli attori del processo
15/11/2018
La lezione di Dworkin: anche nella partita sulla sicurezza, la «briscola» è la tutela dei diritti fondamentali
Reati in calo, processi lenti, carceri affollate: un quadro che ci riporta indietro di dieci anni e riapre prospettive securitarie. Secondo il filosofo americano, il rispetto dei diritti umani non è un impiccio di cui liberarsi per placare la paura e riscuotere consensi
30/10/2018
L’etica costituzionale come antidoto al conflitto tra legge e giustizia e alla disgregazione sociale
Piero Calamandrei spiegava che nei “grandi trapassi storici” il dissidio tra legge e giustizia si scarica sulla seconda e sulla motivazione dei suoi provvedimenti, con effetti negativi sulla fiducia dei cittadini. Anche oggi si profila un’analoga “crisi della giustizia” ma, come osserva Elvio Fassone, è l’etica costituzionale, ed il suo riconoscimento, che consente di ricomporre legge e giustizia
09/10/2018
Lo sguardo che manca alla giustizia
Il film «Sulla mia pelle», che racconta la vicenda di Stefano Cucchi, sollecita molte riflessioni tra cui quella sull’impersonalità (brutale) delle istituzioni, compresa la giustizia, e sulle sue ricadute negative nel rapporto di fiducia con i cittadini. Un problema antico ma ricorrente e cruciale nella vita delle istituzioni, di cui i magistrati devono farsi carico con i loro comportamenti. Secondo Piero Calamandrei, bisogna che «anche nel processo circoli questo senso di fiducia, di solidarietà e di umanità, che è in tutti i campi lo spirito animatore della democrazia»
18/09/2018
L’utopia di Riace, città invisibile dove si respira la cittadinanza costituzionale
Modello esemplare di accoglienza, riconosciuto e studiato in tutto il mondo, il piccolo borgo della Locride è una comunità multietnica dove attualmente convivono 1700 riacesi con 400 migranti, e dove si respira un vero sentimento di appartenenza e di condivisione ai valori della solidarietà, dell’uguaglianza e del rispetto della dignità umana. Un esempio tangibile di “cittadinanza costituzionale”. Eppure, dalla fine del 2016 il Ministero dell’interno e la Prefettura di Reggio Calabria hanno bloccato i fondi per i rifugiati sulla base di presunte “criticità” rilevate da alcune ispezioni (al contrario di altre di segno positivo), che hanno comportato l’apertura di un’indagine penale, ma che sembrerebbero parzialmente superate dalla riattivazione, proprio nei giorni scorsi, dei finanziamenti relativi agli ultimi tre mesi del 2016. Intanto, ad agosto è partita una raccolta di fondi (aperta fino a dicembre) che in meno di un mese era già arrivata a 215mila euro
03/09/2018
“Lunga vita alle correnti!”. La lezione di Gabriella Luccioli
L’autrice di Diario di una giudice – vincitrice del premio Ripdico 2018-Scrittori per la giustizia – sfida l’impopolarità e rivendica il valore delle correnti come luoghi di elaborazione di principi e di visioni. Auspica un ritorno al «clima di Gardone», quando la magistratura cambiò passo e respiro sul proprio ruolo e sull’importanza del pluralismo interno, ma avverte una pericolosa distanza della magistratura, e delle donne magistrate, da quel patrimonio
19/07/2018
La fuga delle donne dalla magistratura e l’impegno per recuperare fiducia, non per rincorrere il consenso
A differenza degli uomini, per le donne aumenta il numero delle uscite prima dell’età pensionabile: su un totale di 298 dimissioni da ottobre 2014 (quasi 7 al mese), 109 riguardano le donne, soprattutto tra i 60 e i 65 anni. Molteplici le motivazioni, che impongono una maggiore presenza femminile nei luoghi del potere, come Csm e uffici direttivi, necessaria anche per uscire dalla pericolosa crisi di fiducia che investe la magistratura, il Csm, la giustizia
02/07/2018
Taglio dei Tribunalini, la voglia di tornare al passato e i silenzi dell’Anm
Nel «contratto per il Governo del cambiamento» si dice che «occorre rivisitare la geografia giudiziaria, modificando la riforma del 2012». Ma dal 2014 ad oggi quella riforma ha fatto risparmiare 70 milioni di euro all’anno e ha contribuito a ridurre la durata delle cause civili da 478 giorni a 375, compresi i procedimenti per decreto ingiuntivo, senza i quali, invece, secondo il ministero della Giustizia si è comunque passati da 1044 giorni a 914. Perché l’Anm tace e non difende quella epocale riforma?
18/06/2018
Carcere e recidiva, l'offensiva contro
le statistiche per fermare
il cambiamento (vero)*
La campagna contro il cambiamento maturato negli ultimi dieci anni sul carcere parte dalla recidiva, con il tentativo maldestro di delegittimare gli studi statistici, cioè uno degli argomenti più forti per una politica penitenziaria onesta, impostata su misure alternative e carcere aperto
28/05/2018
Monza e la Brianza scommettono sull’articolo 27 della Costituzione e investono sulla risocializzazione dei detenuti per migliorare la sicurezza
Contro la demagogia che ha portato alla paralisi della riforma penitenziaria, il 14 maggio, nel Tribunale di Monza, verrà firmato un Protocollo d’intenti tra giudici, pm, carcere, imprese, avvocati, commercialisti, Comune, Provincia, Prefettura, ufficio dei minorenni, per la creazione di una Rete che favorisca, attraverso formazione, lavoro, cultura, il reinserimento sociale di detenuti ed ex detenuti, anche minorenni.
11/05/2018
“Autonomia e indipendenza sotto attacco”? Toghe contro toghe in un gioco (quasi) al massacro
La narrazione della magistratura e del suo autogoverno affidata a libri, talk-show e media è di tale gravità e violenza da configurare un’emergenza democratica. Ma è davvero così? O è solo il frutto del clima elettorale e di vicende personali drammatizzate? Il rischio, però, è la perdita di credibilità della giurisdizione. Che è un bene comune e non dei soli magistrati.
26/04/2018
Carcere e intercettazioni: la magistratura sia protagonista del cambiamento
Le due riforme sono in bilico e solo nei prossimi giorni se ne conoscerà la sorte. A rischio soprattutto le nuove norme sugli ascolti, anche per il largo fronte contrario, che va da Lega e 5 Stelle a magistrati, avvocati e stampa
06/04/2018
Il “ruolo sociale” del giurista impone una comunicazione più inclusiva*
Il giurista non può chiamarsi fuori dalla responsabilità di comunicare, e di farlo in modo inclusivo, per testimoniare “la coscienza del nostro stare insieme” ed essere protagonista della “nostra storia comune”
23/03/2018
Carcere, quel basso profilo scelto dai magistrati che tradisce la storia dell'Anm
L’Anm rinuncia a una netta presa di posizione in favore della riforma Orlando. Correnti spaccate. Nel dibattito emergono posizioni burocratiche e demagogiche della giustizia e dell’esecuzione penale
27/02/2018
Riforma penitenziaria in pericolo. Serve una mobilitazione generale
Dopo i pareri “condizionati” del Parlamento, il varo della riforma slitta a dopo il 4 marzo ma considerata l’incertezza politica del dopo-voto si fa concreto il rischio di un inabissamento.
12/02/2018
Cercasi “visione politica omogenea” per il futuro della giustizia
Il Ministro della giustizia raccoglie, al netto delle critiche, giudizi positivi sulle misure seminate ma dubita che si possa costruire una visione politica omogenea, mentre questa è, per il Quirinale, la mission prioritaria di tutti, a cominciare da chi riveste ruoli di responsabilità.
29/01/2018
Intercettazioni/2: riforma equilibrata ma senza risorse rischio boomerang
Il decreto Orlando arriva dopo 22 anni di tentativi, talvolta liberticidi. Essenziale la sperimentazione di sei mesi per dotare gli uffici di risorse umane, professionali e tecnologiche; mentre è discutibile quella di altri sei mesi finalizzata alla pubblicabilità dell’ordinanza di custodia cautelare in funzione di come i magistrati avranno “imparato” a scrivere il provvedimento.
08/01/2018
Intercettazioni, torna la norma contro “il mercato nero” della notizia
Il ministro della Giustizia Orlando scommette sulla trasparenza e, su spinta della commissione Giustizia della Camera, ripristina nel decreto il diritto dei giornalisti di acquisire direttamente l’ordinanza di custodia cautelare, una volta depositata
22/12/2017
“Terra dei fuochi”: la speranza è un diritto. Cronaca di una giornata particolare
Il presidente della Consulta Paolo Grossi “scende” ad Afragola e dialoga con 500 ragazzini di 43 scuole dei Comuni limitrofi. Voglia di fisicità tra il Paese reale e l’Istituzione
06/12/2017
Toghe in politica: quella voglia di regole che tradisce l’assenza di un “moralismo attivo”
La riforma in Parlamento rischia il binario morto sebbene tutti la vogliano, ma proprio questo bisogno di regole conferma un pericoloso vuoto di etica pubblica e l’incapacità di colmarlo con quelle “reazioni attive” di cui ci parla Stefano Rodotà nel suo Elogio del moralismo
27/11/2017
Intercettazioni, il giallo della norma contro il “mercato nero” della notizia
Proposta dal Ministro della giustizia Andrea Orlando, la norma che consentiva ai giornalisti di accedere direttamente ai provvedimenti depositati, una volta depurati del superfluo e non più segreti, è stata espunta dal testo licenziato da Palazzo Chigi. La parola ora alle Camere.
13/11/2017
Appunti a margine del Congresso Anm. Troppo intrattenimento e poco dibattito politico interno fanno “galleggiare” le sfide in agenda
Il format prescelto ha finito per impoverire il Congresso privandolo della voce della “base” sui temi proposti, ma ha anche privato i presenti e la dirigenza dell’Anm di una possibile chiave di lettura dell’universo togato in un periodo non meno delicato (anzi, forse più delicato) di quello del ventennio berlusconiano
30/10/2017
«No a iscrizioni frettolose». Pignatone sfata la leggenda dell’”atto dovuto”
Il procuratore della Repubblica di Roma invia una circolare sulla gestione delle iscrizioni delle notizie di reato dopo la riforma penale entrata in vigore ad agosto, segnalando rischi e costi delle prassi basate sull’automatismo. Come per le intercettazioni, è la prima circolare sulla materia
17/10/2017
Il richiamo di Mattarella contro l’individualismo dei giudici
Nel suo ultimo discorso ai giovani magistrati, il Capo dello Stato propone un modello dinamico di giurisdizione in antitesi a quello solipsistico coltivato in larghi strati della magistratura, e che rischia di attecchire anche tra le nuove leve
13/10/2017
Violenza di genere & processi: il ruolo del costume giudiziario contro lo “stupro della dignità”
Dal 1978 molto è cambiato nelle aule di giustizia ma oggi sono ancora presenti, e tollerati, ambigui tentativi delle difese di ribaltare il rapporto tra carnefice e vittima. Il giudice deve garantire la correttezza del processo anche a tutela della dignità della donna. Occorre un impegno culturale comune di magistrati e avvocati
03/10/2017