La stesura definitiva del presente saggio coincide - emblematicamente - con il 9 dicembre (2021), anniversario della legge del 1905 sulla separazione tra le Chiese e lo Stato.
Traduzione a cura di Mosè Carrara Sutour.
La laicità: una passione francese che deve restare un umanesimo (prima parte) *
Pubblichiamo, diviso in tre parti e unitamente alla versione originale francese, un ampio saggio di Simone Gaboriau sulla questione della laicità in Francia.
La recensione al volume di Emmanuel Carrère, Editions P.O.L., 2022
Dalla Francia all’Italia, la traccia per una strada comune in Europa
Pubblichiamo, unitamente all'originale francese, la terza parte dell'ampio saggio di Simone Gaboriau sulla questione della laicità in Francia.
Pubblichiamo, unitamente all'originale francese, la seconda parte dell'ampio saggio di Simone Gaboriau sulla questione della laicità in Francia.
Pubblichiamo, diviso in tre parti e unitamente alla versione originale francese, un ampio saggio di Simone Gaboriau sulla questione della laicità in Francia.
Un anno fa, un professore di storia e geografia è stato decapitato da un giovane islamista a pochi passi dal suo collegio: il suo crimine è stato quello di essersi avvicinato al tema della libertà di espressione utilizzando come materiale didattico le caricature di Maometto. Questo evento ci pone di fronte a un dilemma: possiamo scegliere, in nome della pacifica convivenza tra le varie “comunità”, di eufemizzare la portata di certi insegnamenti che potrebbero offendere alcuni studenti e le loro famiglie? Questa concezione della cosiddetta laicità aperta o inclusiva porta a una riduzione della libertà di espressione e di educazione; un'altra strada è possibile: riscoprire il senso della laicità, non come superato catechismo repubblicano ma come strumento al servizio dell'emancipazione degli individui. Riaffermare il primato della libertà di espressione sulle convinzioni religiose è un lavoro che deve essere svolto nella "casa comune" che la Scuola deve ridiventare.
À la gauche du droit restituisce un quadro composito formato dalle diverse declinazioni dell’impegno politico del giurista in Francia durante il periodo compreso tra la deflagrazione degli événements del 1968 e l’elezione di Mitterrand del 1981. L’andamento degli eventi, cronologicamente ripercorso dalla successione degli otto capitoli, non solo ritrae l’evoluzione delle mobilitazioni giuridiche nel momento definito entre-deux-mai[*], ma mostra anche un doppio legame, da un lato, con il passato del movimento anticolonialista, dall’altro, con l’eredità lasciata dal “lungo ’68” alle riflessioni successive, evidenziando le linee di continuità storica. Inoltre, il multiforme approccio metodologico adottato da Liora Israël apre al lettore svariate strade di riflessione comparata sulle diverse dimensioni professionali, tra espressioni individuali e collettive di protesta.
[*] ORY P., L’entre-deux-mai. Histoire culturelle de la France, mai 1968 - mai 1981, Seuil, Parigi, 1983
Nel confronto di idee che ha fatto seguito all’orrenda decapitazione dell’insegnante francese Samuel Paty, ha sempre più peso, in Francia come in Italia, la posizione che considera la laicità “alla francese” troppo radicale e provocatoria, e chiede che venga temperata e ridimensionata. Ma il problema che pongono gli interventi francesi e italiani a favore di una laicità soft è che non definiscono in cosa tale laicità meno “aggressiva” dovrebbe consistere e quali misure la realizzerebbero.