Il presente contributo costituisce anticipazione del n. 3/2023 di Questione Giustizia trimestrale, di prossima pubblicazione
Il prisma dell’accoglienza: la disciplina del sistema alla luce della legge n. 50/2023 *
La legge n. 50/2023 rappresenta il terzo provvedimento adottato nell’arco di sei anni che interviene pesantemente sul d.lgs n. 142/2015 nonché sull’art. 1-sexies dl n. 416/1989, ridefinendo la filiera dell’accoglienza e frammentando ulteriormente il sistema nel suo complesso. L’intervento riguarda la gestione dei punti di crisi (cd. "hotspot") e dei centri governativi di accoglienza, la platea dei beneficiari che possono accedere ai progetti territoriali di accoglienza e integrazione nell'ambito del Sistema di accoglienza e integrazione (Sai), nonché le prestazioni che devono essere garantite nei centri e le ipotesi di revoca e riduzione delle misure di accoglienza garantite.
In particolare, il legislatore riforma il sistema di accoglienza reintroducendo la logica binaria che separa i percorsi dei richiedenti asilo dai titolari di protezione internazionale che possono accedere al Sai, e rivede l’impianto ripristinato due anni prima dal dl n. 130/2020, che sanciva l’interconnessione stretta tra sistema di accoglienza e integrazione come elementi inscindibili di un percorso che porta all’autonomia della persona. Oltre a intervenire sulle categorie di beneficiari, l’attuale provvedimento interviene sulle prestazioni da garantire ai richiedenti protezione internazionale e prevede misure che selezionano ulteriormente gli aventi diritto e stratificano, moltiplicandoli, gli spazi e i luoghi deputati all’accoglienza.
La quarta ed ultima parte degli interventi al seminario Profili problematici della normativa e delle prassi in tema di contrasto al soccorso in mare di navi private, organizzato da questa rivista insieme a ASGI e Magistratura democratica e svoltosi il 6 giugno 2025 presso il centro congressi Forma Spazi di Roma. Il programma integrale è disponibile qui.
La terza parte degli interventi al seminario Profili problematici della normativa e delle prassi in tema di contrasto al soccorso in mare di navi private, organizzato da questa rivista insieme a ASGI e Magistratura democratica e svoltosi il 6 giugno 2025 presso il centro congressi Forma Spazi di Roma. Il programma integrale è disponibile qui.
La seconda parte degli interventi al seminario Profili problematici della normativa e delle prassi in tema di contrasto al soccorso in mare di navi private, organizzato da questa rivista insieme a ASGI e Magistratura democratica e svoltosi il 6 giugno 2025 presso il centro congressi Forma Spazi di Roma. Il programma integrale è disponibile qui.
Da oggi e fino alla fine di questa settimana, Questione giustizia pubblica gli interventi al seminario Profili problematici della normativa e delle prassi in tema di contrasto al soccorso in mare di navi private, organizzato da questa rivista insieme a ASGI e Magistratura democratica e svoltosi il 6 giugno 2025 presso il centro congressi Forma Spazi di Roma. Il programma integrale è disponibile qui.
La Corte Costituzionale con la sentenza n. 96 del 2025 ha richiamato all’attenzione la tutela cautelare atipica x art. 700 c.p.c. come strumento utilizzabile per le violazioni o le limitazioni della libertà personale o degli altri diritti fondamentali derivanti dai “modi” del trattenimento amministrativo del cittadino straniero. La concreta applicabilità dell’art. 700 c.p.c. in questo nuovo ambito è l’oggetto della riflessione che segue.
A breve commento della sentenza n. 96/2025 della Corte costituzionale