Signor Presidente della Corte Europea dei diritti dell’uomo,
Eccellenze,
Stimati colleghi,
Membri del potere giudiziario, procuratori, professionisti del diritto,
Onorevoli ospiti,
E’ un privilegio e un onore rivolgermi a voi oggi in occasione del 40° anniversario di Medel, un notevole traguardo per un’organizzazione.
Una rete che, dal 1985, unisce giudici e procuratori attraversando i confini, per una causa comune, che si colloca come guardiana della democrazia, a difesa della rule of law, voce dell’indipendenza del potere giudiziario in Europa.
Lasciatemi innanzitutto estendere l’apprezzamento sincero di Malta per il lavoro che Medel ha svolto nei quattro decenni trascorsi.
Fin dalla sua fondazione, Medel è stata una piattaforma vitale per promuovere il dialogo, la solidarietà e l’impegno condiviso per i valori democratici.
Il vostro lavoro di advocacy, in particolare durante tempi difficili della nostra comune storia europea, ricorda a noi tutti che l’indipendenza del potere giudiziario non è solo un principio sulla carta, ma una pietra angolare vivente delle società libere.
Negli anni, Medel ha dato voce a giudici e procuratori che hanno affrontato minacce, intimidazioni o interferenze politiche.
Ciò è stato fatto con coraggio e chiarezza, sempre sotto la guida dei valori della tolleranza.
Come Ministro per la giustizia, da parte del governo e del popolo di Malta, vi ringrazio e porgo i miei migliori auguri a Medel per il ruolo guida che ha svolto in questi quattro decenni.
Non ignoriamo la grandezza della sfida che oggi ci troviamo ad affrontare.
Nel nostro continente, stiamo assistendo ad una regressione democratica.
Il potere giudiziario è oggetto di politicizzazione; si mina lo stato di diritto; i cittadini stanno perdendo fiducia non solo nella giustizia del sistema, ma nella democrazia in sé.
La crisi di fiducia è forse la più grande delle nostre sfide.
A Malta abbiamo preso sul serio questa sfida.
Siamo fermamente convinti che un potere giudiziario indipendente, imparziale ed efficace costituisca il fondamento della democrazia.
Essa è la garanzia dell’uguaglianza di fronte alla legge, la custode dei diritti e delle libertà e l’ultimo arbitro della giustizia.
In anni recenti, Malta ha intrapreso riforme significative per rafforzare il nostro sistema giudiziario, spinti tanto da una riflessione a livello nazionale, quanto dall’impegno costruttivo assunto con le istituzioni europee.
A seguito delle raccomandazioni della Commissione di Venezia del 2018 e del 2020, Malta ha lanciato un ambizioso programma di riforme costituzionali e istituzionali.
Queste riforme erano radicate nel desiderio sincero di migliorare la trasparenza del potere giudiziario, di accrescerne la responsabilità (accountability) e di assicurarne la piena indipendenza.
Nel 2019, abbiamo istituito la Court Services Agency, un passo importante che ha dato ulteriore supporto al potere giudiziario a Malta.
Questa agenzia è stata istituita con l’obiettivo di assistere la magistratura ed oggi rappresenta un’asse portante amministrativo fondamentale per le corti. Dalla gestione delle aule di udienza alle iniziative di digitalizzazione, l’Agenzia offre un supporto completo, consentendo ai giudici di concentrarsi unicamente sul loro ruolo costituzionale.
Dal 2023 ad oggi, il numero di personale amministrativo impiegato nell’agenzia è cresciuto di oltre il 15%, arrivando a più di 570 unità. Circa 100 sono i professionisti del diritto che assistono i giudici come ufficiali o assistenti giudiziari.
Si è data inoltre priorità alla gestione degli edifici, che hanno peraltro delle strutture per il supporto delle vittime.
Parallelamente, si è verificato un notevole incremento nel numero degli appartenenti al potere giudiziario. Nei cinque anni trascorsi, si è visto un incremento annuale costante, dai 43 membri del 2020 ai 59 di quest’anno. Un incremento complessivo del 37%.
Infatti, solo una settimana fa, due magistrati di nuova nomina hanno prestato giuramento e lo scorso anno, a quattro nuovi magistrati è stato specificamente assegnato il compito di svolgere inchieste magistratuali, con il supporto di apposite risorse e strutture.
Questi miglioramenti strutturali sono stati completati da una riforma della retribuzione.
E’ stato di recente introdotto un nuovo accordo per migliorare significativamente la retribuzione e le condizioni di servizio di giudici e magistrati, così come del Procuratore Generale e dell’Avvocato dello Stato.
Ciò riflette la nostra convinzione che una remunerazione adeguata sia un elemento necessario per l’indipendenza e l’integrità del potere giudiziario.
Uno dei passi più importanti che abbiamo compiuto è stato quello di riformare il processo delle nomine giudiziarie. La Commissione per le nomine giudiziarie è stata rafforzata e ne stata accresciuta l’indipendenza, assicurando così una selezione basata sul merito.
Inoltre, è stato ridefinito il ruolo del Presidente di Malta nella nomina dei giudici, così da rafforzare la separazione dei poteri.
Per quanto riguarda la nomina del Chief Justice, stiamo attualmente discutendo in Parlamento un emendamento costituzionale che richiederà formalmente – prima di procedere ad ogni altra nomina – una consultazione con il Chief Justice in carica.
Tutto ciò riflette i nostri sforzi costanti per il miglioramento dell’indipendenza e della trasparenza del potere giudiziario.
Di particolare importanza, come parte del nostro impegno riformatore, è il dialogo regolare e costruttivo che manteniamo con la Judiciary Association, l’organo indipendente che rappresenta i giudici e i magistrati di Malta.
Questo impegno costante fa sì che le riforme siano animate dall’esperienza e dalle prospettive dello stesso potere giudiziario.
Infine, lasciate che prenda un momento per ricordare il pacchetto di emendamenti costituzionali recentemente annunciato, già calendarizzato in Parlamento, che mira a migliorare ulteriormente l’efficienza del settore della giustizia e a rafforzarne gli standard.
Fra l’altro, questi emendamenti includono l’introduzione di un Commissario per gli standard del potere giudiziario. Il Commissario sarà nominato dalla Commissione per l’Amministrazione delle Giustizia, presieduta dal Presidente della Repubblica e la cui maggioranza è costituita da appartenenti al potere giudiziario.
In tal modo, il Commissario sarà un organo indipendente, senza alcun controllo da parte del Governo o alcuna influenza politica.
Queste proposte sono il prodotto di lunghe e risalenti consultazioni con il potere giudiziario, sfociate in un accordo sui principi concernenti gli standard disciplinari ed etici.
Ciò testimonia la convinzione del nostro governo che l’indipendenza deve andare di pari passo con la trasparenza, la responsabilità e la fiducia pubblica.
Il nostro processo di riforma non si è svolto in modo isolato.
Malta ha lavorato a stretto contatto con varie istituzioni europee, fra cui la Commissione di Venezia e il GRECO, la cui guida e supervisione sono state di enorme valore.
Manteniamo vivo il nostro impegno verso un dialogo aperto ed il confronto fra pari quali strumenti essenziali per costruire un sistema giudiziario migliore.
Mentre guardiamo avanti, Malta supporta pienamente l’integrità giudiziaria e la formazione continua, specialmente in tema di giustizia digitale, diritti umani e rule of law.
Nel perseguire tutto ciò, il ruolo di Medel nella promozione del dialogo transnazionale e nel supporto fra pari mantiene il suo enorme valore.
Continuiamo dunque a lavorare insieme, a mantenerci saldi di fronte alle minacce, tanto interne quanto provenienti da oltreconfine, nei confronti dell’indipendenza della magistratura, e a riaffermare il nostro impegno collettivo per i valori che ci legano come europei.
Ancora una volta, porgo le mie congratulazioni a Medel per questo straordinario viaggio lungo 40 anni. Possa la vostra voce continuare ad ispirare, a sfidare e a difendere la democrazia.
Grazie.