Introduzione a “Il Corpo. Anatomia dei diritti”
Il tema del Corpo, e più specificamente il tema dei diritti del Corpo e sul Corpo , è da sempre argomento di dibattito filosofico, medico e giuridico, e per un suo approccio di qualità, è necessario che il giurista rivendichi il suo ruolo di intellettuale, chiamato necessariamente a confrontarsi e ad operare con una pluralità di questioni giuridiche, scientifiche ed umanistiche che sono la più evidente testimonianza di come il diritto assuma le più alte sembianze allorquando, arricchito come una delle più alte manifestazioni del sapere umano, diventi espressione di cultura storica e sensibilità sociale.
Se il bagaglio cognitivo e lo spirito critico assurgono a cifre distintive della nostra identità, altrettanto il Corpo è il più tangibile presidio del nostro essere con gli altri ed al contempo con noi stessi, ed il primo volume geometrico in cui è racchiuso il nostro spazio, il nostro tempo ed ogni singolo attimo di vita. Nel corpo, l’interiorità e l’esteriorità dell’individuo trovano il loro equilibrio o patiscono segrete disarmonie, in un tentativo di sintesi che può avere la bellezza dirompente della conquista o il sapore amaro del dolore quotidiano.
Intorno al Corpo si sviluppa un universo parallelo, costantemente arricchito tanto da nuove riflessioni su temi storici e di particolare complessità, quali quello dei confini della autodeterminazione, quanto da nuove questioni attinenti alla espressione della propria identità affettiva e sessuale, della propria dignità relazionale, e al passaggio dal concetto di naturale a quello di biologicamente possibile.
Il diritto non può dimenticare che il corpo è identità, sessualità, strumento affettivo e procreativo, veicolo primordiale di comunicazione, presidio e garanzia delle funzioni fisiologiche, ma che è anche ricerca estetica, oggetto di desiderio, identità da tutelare, espressione di pudore e di libertà.
Il Corpo. Anatomia dei diritti. Un percorso giuridico, storico, e di costume che ha lo scopo di individuare nel Corpo, all’attualità, un centro di identità, diritti, espressioni e desideri, e di favorire una riflessione, libera e laica, sul modus vivendi del suo linguaggio e dei suoi eterogenei significati.