Magistratura democratica

Articoli di Questione Giustizia su open arms

Open Arms: l’avviso di conclusione indagini. Se la disobbedienza diventa violenza…
Riflessioni sull'avviso di conclusione delle indagini della Procura di Ragusa nei confronti di Open Arms e sulla funzione del diritto e del processo penale
18/12/2018
Open Arms e Sea Watch, la richiesta di archiviazione della Procura di Palermo
Pubblichiamo, in attesa di commenti più approfonditi, la richiesta di archiviazione formulata dalla Procura della Repubblica di Palermo – accolta dal gip – in relazione ad un procedimento penale in cui si ipotizzava, a carico di ignoti, la commissione dei reati di associazione per delinquere (art. 416, comma 6, cp) e favoreggiamento dell’immigrazione irregolare sul territorio nazionale (art. 12, d.lgs n. 286/1998)
21/06/2018
Dissequestrata la nave Open Arms: soccorrere i migranti non è reato
Pur nella difficoltà di trovarsi al centro del Mediterraneo nel disinteresse molto interessato del resto d’Europa e nella preoccupazione di divenire la meta di ogni migrante, con la decisione del gip di Ragusa l’Italia si sforza di non interrompere il collegamento fra diritto e umanità.
19/04/2018
Il sequestro della nave Open Arms: è reato soccorrere migranti in pericolo di vita?
Dopo l’intervento del gip di Catania che ha escluso il fumus dell’associazione per delinquere nei confronti degli appartenenti alla ong Open Arms, è importante interrogarsi sulla sussistenza del reato di cui all’art. 12, comma 3, d.lgs 286/98: è configurabile nei confronti dei volontari che partecipano alle operazioni di soccorso se non concorrono nelle azioni delittuose dei trafficanti che caricano i migranti sui gommoni? La risposta negativa è preferibile per l’operatività della causa di giustificazione.
31/03/2018
Il corpo del magistrato e il corpo del migrante: “un dilemma italiano”?
Due documenti, il sequestro della nave della ong ProActiva Open Arms, e il “protocollo sezione immigrazione” sottoscritto a Venezia tra il presidente dell'Ordine degli avvocati e la presidente del Tribunale, pur nella loro diversità, sembrano entrambi dare conto della difficoltà, per non pochi magistrati, di avvertire i migranti come parte di una medesima umanità
21/03/2018