Magistratura democratica

Articoli di Nazzarena Zorzella

avvocata del Foro di Bologna
L'inammissibile fretta e furia del legislatore sulla protezione speciale. Prime considerazioni

L’articolo esamina la riforma attuata dall’art. 7 D.L. n. 20/2023 sull’art. 19, co. 1.1 TU d.lgs 286/98, evidenziando come l’eliminazione dei criteri che il legislatore del 2020 aveva indicato per l’accertamento del diritto al rispetto della vita privata e familiare sopravvivavano al taglio, trattandosi di applicazione di principi sovranazionali. Inoltre, l’articolo esclude che possa essere abrogato o riformato in pejus l’art. 19 TU immigrazione in quanto attuazione di precetti costituzionali. Infine, si analizzano le prime criticità applicative riscontrabili nel testo dell’art. 7 D.L. n. 20/2023. 

04/04/2023
Diario di un’avvocata del diritto dell’immigrazione al tempo del COVID-19
Mai come ora l’umanità si è scoperta unita dal rischio di morte derivante da quel minuscolo, ma potentissimo virus e questo dovrebbe insegnare che la comunità umana non ha distinzioni, se non quelle imposte da politiche ed ideologie, cioè dall’agire strumentale delle persone e non dalla natura
27/04/2020
L’iscrizione anagrafica e l'accesso ai servizi territoriali dei richiedenti asilo ai tempi del salvinismo
L’apparente preclusione all’iscrizione anagrafica del richiedente protezione internazionale, derivante dalle modifiche introdotte dal dl 113/2018, può essere superata attraverso l’interpretazione sistematica delle norme ancora in vigore. In mancanza, sarà necessario il rinvio alla Corte costituzionale per violazione dell’art. 3 della Costituzione
08/01/2019
Come limitare l’accesso alla giustizia dei richiedenti asilo e contestualmente mortificare l’attività professionale di chi potrebbe tutelarli
Il cd. decreto Minniti-Orlando non limita solo le possibilità di una compiuta difesa del richiedente asilo, ma prevede anche che, se la decisione viene impugnata e il giudice «rigetta integralmente il ricorso», il gratuito patrocinio ammesso in via anticipata e provvisoria venga di fatto revocato, salvo che lo stesso giudice non indichi «le ragioni per cui non ritiene le pretese manifestamente infondate».
15/01/2018