Magistratura democratica

Articoli di Elisabetta Canevini

giudice del Tribunale di Milano
Il ragionamento giuridico stereotipato nell’assunzione e nella valutazione della prova dibattimentale

Le sentenze della Corte Edu con cui lo Stato italiano è condannato a causa degli erronei processi decisionali e motivazionali di tribunali e corti d’appello, nei casi di reati di violenza sessuale e violenza di genere contro le donne, non rappresentano più, ormai, casi isolati, ma un vero e proprio filone giurisprudenziale di Strasburgo. Seguendo quest’ultimo, ci troviamo a constatare una diffusa malpractice giudiziaria, che tende a fallire la ricostruzione e il verdetto processuale e, in molti casi, anche la protezione delle vittime in sede cautelare, a causa di pregiudizi e stereotipi sulle donne e sul ruolo al quale esse dovrebbero attenersi nella società – bias di genere che finiscono per inficiare, adulterandolo, il ragionamento giuridico alla base dell’assunzione e della valutazione della prova. Il contributo entra nel vivo di questa problematica, troppo a lungo ignorata dai giuristi italiani.

03/03/2023
La valutazione delle dichiarazioni dell’imputato nei reati caratterizzati da violenza di genere
Brevi note sulla specificità delle dinamiche del cosiddetto “ciclo della violenza” a margine della sentenza n. 29/2018 della Corte d'assise d'appello di Bologna
12/03/2019