Magistratura democratica
Protocolli

Le cause di usucapione tra riflessione dottrinaria e profili operativi

di Giuseppe Minutoli
Presidente di Sezione presso il Tribunale di Reggio Calabria
Da Reggio Calabria un vademecum eleborato da un gruppo composto da magistrati, avvocati, notai e docenti
Le cause di usucapione tra riflessione dottrinaria e profili operativi

Le cause di usucapione sovente sono sottovalutate e considerate meno importanti di altre ed in molti Tribunali affidate pressoché esclusivamente alla magistratura onoraria.

Tuttavia, considerando che con l’usucapione si realizza una sorta di “espropriazione” del titolare formale del bene che se ne è disinteressato a vantaggio di chi ha di fatto posseduto continuativamente lo stesso e che dietro tali domande giudiziali possono esservi diversi interessi in conflitto non sempre emergenti dalle carte, il Tribunale di Reggio Calabria, d’intesa con il locale Osservatorio sulla giustizia civile, ha ritenuto opportuno promuovere un percorso di riflessione e di studio interdisciplinare, anche prendendo le mosse dal dato statistico secondo cui quella tipologia di cause costituisce un rilevante carico dell’Ufficio (nel 2013 il 5% del totale dei giudizi contenziosi ed il 20% di quello tabellarmente di competenza della seconda sezione civile), per motivi che meriterebbero un approfondimento anche extragiuridico.

Un gruppo di studio composto da magistrati, avvocati, notai, docenti universitari, funzionari dell’Agenzia del territorio ha quindi provveduto ad elaborare un Vademecum per le cause di usucapione, individuando - dall’esame delle criticità emerse nella prassi giudiziaria - alcune linee guida in materia, tra l’altro, di individuazione del convenuto (anche al fine di garantire, per quanto possibile, l’effettività del contraddittorio e limitare al massimo le ipotesi di notifica per pubblici proclami ex art. 150 c.p.c., assai diffuse nella prassi rilevata), di prova della legittimazione passiva dello stesso, di onere probatorio a carico dell’attore e, da ultimo, di non obbligatorietà della mediazione ex d. lgs. 4 marzo 2010, n. 68.

Quest’ultimo profilo, è da ritenere, sarà oggetto di discussione, perché involge a monte la natura della stessa domanda di usucapione, della modalità di acquisto a titolo originario del diritto reale, della sentenza accertativa della stessa. Il tema è stato anche al centro di un convegno che si è tenuto lo scorso 13 giugno a Reggio Calabria (“Le cause di usucapione tra riflessione dottrinaria e profili operativi”).

09/07/2014
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