Magistratura democratica

Articoli di Questione Giustizia su esecuzione penale

REMS: Torneremo all'inferno?

La riforma avviata con la legge n. 9/2011 ha voluto gettarsi alle spalle alcune delle pagine più penose rispetto alla tutela della salute mentale nel segmento del diritto penale, aprendo un complesso percorso applicativo che se da un lato è riuscito a cogliere l’obiettivo di cancellare gli ospedali psichiatrici giudiziari dal panorama di questo paese, dall’altro non è ancora riuscito a completare un approdo che ponga solidamente in sicurezza i valori -anche costituzionali- in gioco. A distanza di circa quattro anni dalla sentenza 22/2022 della Corte costituzionale, il dibattito culturale si è concentrato essenzialmente su cosa “non va fatto” per non tornare indietro, incapace di confrontarsi con una prospettiva propositiva, trascurando il pericolo che l’incapacità di indicare una strada percorribile reca con sé.    

03/11/2025
Condannati inadempienti ed estinzione del reato. Nota a Cassazione, sez. I penale, n. 10235/2018
Il condannato con decreto penale, il quale non paghi la sanzione pecuniaria, può beneficiare comunque dell'effetto estintivo di cui all’art. 460, comma cinque, cpp, se l'organo esecutivo competente non ha attivato l'esecuzione della pena inflitta
05/06/2018
La Corte costituzionale, nel silenzio del legislatore delegato e nel contrasto tra i giudici di legittimità, apre a più ampi limiti alla sospensione dell’esecuzione della pena detentiva
Osservazioni in merito agli effetti sugli ordini di carcerazione emessi nei confronti di condannati a pena detentiva superiore a 3 anni e non superiore a 4 anni a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 41, depositata in data 2.3.2018, che ha dichiarato incostituzionale il quinto comma dell’articolo 656 del codice di procedura penale, «nella parte in cui si prevede che il pubblico ministero sospende l’esecuzione della pena detentiva, anche se costituente residuo di maggiore pena, non superiore a tre anni anziché a quattro anni»
19/03/2018