Magistratura democratica

Articoli di Questione Giustizia su pena

La proporzionalità della pena: tra scelte del legislatore e discrezionalità giudiziale. Note a margine della sentenza Corte costituzionale n. 197 del 2023

Nel dichiarare l’illegittimità costituzionale dell’art. 577, comma 3, c.p., nella parte in cui condizionava – con previsione generale e astratta – l’esito del giudizio di bilanciamento tra alcune aggravanti e alcune attenuanti, la Corte costituzionale ha sviluppato interessanti notazioni sul tema della discrezionalità giudiziale e sul suo responsabile esercizio.

29/11/2023
La normativa italiana in tema di stupefacenti al banco di prova del modello proibizionista sovranazionale. Tra necessaria dissuasività delle pene, rispetto del principio di proporzionalità e recupero del tossicodipendente

In tema di stupefacenti, il panorama sovranazionale conosce l’ampia bipartizione tra modelli proibizionisti ed antiproibizionisti. Il modello italiano, in linea con il trend europeo, è tendenzialmente proibizionista ma ha oscillato per anni tra l’adozione di normative più miti e ragionevoli ed altre più severe e repressive, con pesanti ricadute soprattutto sul sistema carcerario, oberato a causa delle esorbitanti pene detentive previste anche in caso di consumo personale. La problematica del sovraffollamento carcerario connessa alla disciplina in materia di stupefacenti costringe, ancora oggi, il nostro paese a cercare un compromesso legislativo che garantisca la repressione delle attività illecite aventi ad oggetto “il ciclo della droga” e, al contempo, scongiuri l’inflizione di sanzioni sovranazionali per esubero delle incarcerazioni. A questo obiettivo si deve puntare in un’ottica di evoluzione del diritto interno in conformità a quello sovranazionale.

26/05/2023
Alcune riflessioni sparse a partire dalla cd. "vicenda Lucano"

La sentenza di condanna pronunciata dal Tribunale di Locri nei confronti di Domenico Lucano ed altri imputati ha sollevato forti reazioni nell’opinione pubblica, cui hanno fatto seguito variegate prese di posizione da parte di singoli magistrati e della magistratura associata: è l’occasione per svolgere alcune riflessioni in ordine sparso su critica ai provvedimenti giudiziari, comunicazione istituzionale, sensibilità culturali dei magistrati, senso della sanzione penale. Senza certezze precostituite, ma proponendo un punto di vista.

18/10/2021
Verso la fine della pena come retribuzione? In occasione dei settecento anni dalla nascita di Dante Alighieri

La relazione del procuratore generale presso la Corte di Cassazione svolta ad Anagni il 10 luglio 2021, in occasione del conferimento del premio Bonifacio VIIIPer una cultura della pace. 

11/09/2021
Una gabbia che vola

Recensione a Naturae – La valle dell’annientamento – III Quadro, messo in scena dalla Compagnia della Fortezza, diretta da Armando Punzo

04/09/2021
Ergastolo ostativo, la Corte di Strasburgo condanna l’Italia
Per la Cedu, violato l'articolo 3 della Convenzione nel caso Viola c. Italia
13/06/2019
La privatizzazione della gestione dei servizi no core delle strutture penitenziarie: il caso dell’erigendo carcere di Bolzano
Il progetto di costruzione del nuovo carcere di Bolzano utilizza il modello del project financing non solo per l’edificazione dell’istituto, ma anche per la gestione dei servizi no core per i successivi 17 anni. Si tratta di una soluzione che, debitamente applicata e implementata, può scardinare le logiche dell’istituzione totale
31/05/2019
Il diritto penale è diventato parte integrante della politica e, in linea con le declinazioni tipiche del populismo penale, risponde ad un nuovo paradigma che si caratterizza per l’utilizzo della penalità protesa a soddisfare pretese punitive opportunisticamente fomentate e drammatizzate ed a legittimare i nuovi assetti di potere politico. Si tratta di un diritto penale sempre più disarticolato dalle proprie premesse fondative liberali, teso al congedo dalla tipicità legale del reato, dal principio di proporzione tra reato e pena e dalla presunzione di innocenza, come dimostra la recente legge cosiddetta “spazzacorrotti”, ed affidato interamente alla gestione del giudice, con l’effetto ulteriore della sovraesposizione della magistratura rispetto a compiti impropri.
26/03/2019
Amicizie dalla libertà
Una lettura di Liberi dentro. Cambiare è possibile, anche in carcere, un volume di Ezio Savasta (Infinito, 2019)
16/03/2019
Quale futuro per il garantismo? Riflessioni su processo penale e prescrizione
Ad oggi il dibattito politico ha lasciato sul campo la prospettiva di una riforma certa della prescrizione in cambio di una riforma incerta che dovrebbe garantire il processo “breve”. Se non incanalata in un contesto normativo unico, dove agli interventi sulla causa di estinzione del reato si possano contemporaneamente saldare quelli sulla prescrizione delle singoli fasi processuali, l’intervento appare lesivo dei diritti dell’imputato ad un equo processo e dei principi costituzionali in materia di presunzione di non colpevolezza e finalismo rieducativo della pena. Magistratura, avvocatura ed accademia dovrebbero aprire un confronto su un nuovo processo penale, che permetta di dibattere anche sulle soluzioni proposte di recente dalla magistratura associata (estensione dell’art. 190-bis cpp e abolizione del divieto di reformatio in peius). Il contesto politico induce a scelte di diritto penale espressivo-simbolico e a torsioni regressive. Non è il momento di compromessi
20/11/2018
Prescrizione & processo: solo l’etica ci salverà
Avvocati e Anm, divisi sulle proposte di riforma del processo penale e della prescrizione, concordano invece (ed è una novità) sulla pregiudizialità della prima rispetto alla seconda. Ma la diversa “visione” del processo rende la riforma impossibile. Oltre che inutile senza un cambio di passo dell’etica di tutti gli attori del processo
15/11/2018
Una riflessione originale e radicale sul 41-bis, sui trattamenti differenziati, sui loro presupposti e sui “decisori” effettivi, con la Costituzione antropocentrica a fare da bussola
07/11/2018
La lezione di Dworkin: anche nella partita sulla sicurezza, la «briscola» è la tutela dei diritti fondamentali
Reati in calo, processi lenti, carceri affollate: un quadro che ci riporta indietro di dieci anni e riapre prospettive securitarie. Secondo il filosofo americano, il rispetto dei diritti umani non è un impiccio di cui liberarsi per placare la paura e riscuotere consensi
30/10/2018
Carcere e recidiva, l'offensiva contro
le statistiche per fermare
il cambiamento (vero)*
La campagna contro il cambiamento maturato negli ultimi dieci anni sul carcere parte dalla recidiva, con il tentativo maldestro di delegittimare gli studi statistici, cioè uno degli argomenti più forti per una politica penitenziaria onesta, impostata su misure alternative e carcere aperto
28/05/2018
Monza e la Brianza scommettono sull’articolo 27 della Costituzione e investono sulla risocializzazione dei detenuti per migliorare la sicurezza
Contro la demagogia che ha portato alla paralisi della riforma penitenziaria, il 14 maggio, nel Tribunale di Monza, verrà firmato un Protocollo d’intenti tra giudici, pm, carcere, imprese, avvocati, commercialisti, Comune, Provincia, Prefettura, ufficio dei minorenni, per la creazione di una Rete che favorisca, attraverso formazione, lavoro, cultura, il reinserimento sociale di detenuti ed ex detenuti, anche minorenni.
11/05/2018
Gorgona e altre isole-carcere. Soprattutto una lettura di Salvati con nome
Il libro, tessuto con sensibilità da Silvia Buzzelli e Marco Verdone, è una narrazione a molte voci. Vi si racconta la specialità del progetto rieducativo che si è a lungo condotto nell'isola del Mar Ligure e che, anche se l’attualità sembra segnare tristi arretramenti, merita invece di essere proseguito e replicato altrove. Se il reato è nel suo fondo cecità all’altro e ai suoi bisogni, la pena deve avere l’obiettivo primario di condurre la persona condannata a scoprire il valore del diverso da sé
28/04/2018
Parole che smuovono le pietre
A tre anni dalla sua uscita, Fine pena: ora di Elvio Fassone − il libro che racconta il carteggio ultredecennale tra un ergastolano e il suo giudice − è diventato uno spettacolo teatrale. Le sue pagine continuano ad agitare le nostre coscienze, emozionandoci e ponendo questo quesito: «Come conciliare la domanda di sicurezza sociale e la detenzione a vita con il dettato costituzionale del valore riabilitativo della pena, senza dimenticare l’attenzione al percorso umano di qualsiasi condannato»? Un interrogativo che coinvolge il nostro Paese in un momento storico in cui la riforma penitenziaria è stata finalmente approvata dal Consiglio dei ministri il 16 marzo 2018, anche se il suo iter non si è ancora concluso.
17/03/2018
Una pena clemente. Qualche riflessione in materia di umanità penitenziaria*
Una pena che distrugge e annienta una persona non è pensabile. E ciò che non è pensabile non è nemmeno giuridico. A questo serve la clemenza: a togliere di mezzo dal mondo del diritto l’inimmaginabile, il non pensabile, che ancora accade nei nostri penitenziari.
08/03/2018
Quel che il reato costringe nell’ombra
Leggendo “Dentro” di Sandro Bonvissuto (Einaudi, 2012)
09/09/2016
Carcere e tortura: la “lezione” di Parma
Commento al provvedimento con il quale la Procura di Parma ha richiesto l'archiviazione del procedimento per i reati di abuso di autorità, lesioni volontarie, abuso di mezzi di disciplina e calunnia ipotizzati a carico di alcuni agenti e ispettori del corpo di Polizia penitenziaria
08/04/2016
Al di là della "Catastrofe carceraria"
Il vecchio e logoro problema del sovraffollamento, per quanto buone siano intanto soluzioni palliative e la depenalizzazione decisa, va ripensato
08/03/2013