Magistratura democratica

Articoli di Questione Giustizia su francia

Una nuova idea di imparzialità si aggira per l’Europa: i tanti volti dell’attacco alla libertà di parola e di associazione dei magistrati

Dalla legge museruola in Polonia alla proposta (per ora respinta) dell’emendamento bavaglio in Francia: nel panorama europeo si limita e si tenta di limitare la libertà di parola dei magistrati. 
Con le accuse di interferenze all’ANM che interviene sulla riforma della giustizia e di militanza politica ai giudici e ai pubblici ministeri per i provvedimenti adottati nell’esercizio delle loro funzioni, anche nel nostro paese si ripropone l’attacco all’associazionismo giudiziario e ai valori della giurisdizione. 

27/07/2023
La convenzione francese sul fine vita. La democrazia deliberativa per superare un’impasse?

La Convenzione francese sul fine vita - composta da cittadini scelti per sorteggio in base a criteri che fanno della Convenzione un campione rappresentativo della popolazione - rappresenta un interessante esperimento di “democrazia deliberativa”, destinato ad integrare i processi decisionali propri della democrazia rappresentativa. Dando la parola ad una assemblea di cittadini ed ascoltando la loro opinione informata, si è voluto attingere al senso della realtà della gente comune per ricercare soluzioni ragionevoli ad un problema spinoso, superando le pregiudiziali religiose, culturali, ideologiche che possono ostacolare il cammino di norme innovative sull’eutanasia attiva e sull’aiuto al suicidio. All’esperimento francese dovrebbe guardare con interesse il nostro Paese, nel quale - dopo la inevitabile declaratoria di inammissibilità del referendum abrogativo parziale dell’art. 579 c.p. e la mancata approvazione, nella scorsa legislatura, del pur timido testo di legge unificato sulle disposizioni in materia di morte medicalmente assistita – l’iniziativa sul fine vita potrebbe essere rilanciata dall’istituzione di una Convenzione cittadina sul modello francese, chiamata ad informarsi, dialogare e pronunciarsi sull’assistenza attiva a morire. 

04/05/2023
V13, il processo al terrorismo

La recensione al volume di Emmanuel Carrère, Editions P.O.L., 2022

14/01/2023
La laicità: una passione francese che deve restare un umanesimo (terza parte)

Pubblichiamo, unitamente all'originale francese, la terza parte dell'ampio saggio di Simone Gaboriau sulla questione della laicità in Francia. 

01/10/2022
La laicità: una passione francese che deve restare un umanesimo (seconda parte)

Pubblichiamo, unitamente all'originale francese, la seconda parte dell'ampio saggio di Simone Gaboriau sulla questione della laicità in Francia. 

30/09/2022
La laicità: una passione francese che deve restare un umanesimo (prima parte)

Pubblichiamo, diviso in tre parti e unitamente alla versione originale francese, un ampio saggio di Simone Gaboriau sulla questione della laicità in Francia. 

29/09/2022
A proposito di "À la gauche du droit. Mobilisations politiques du droit et de la justice en France (1968-1981)", di Liora Israël, EHESS (2020)

À la gauche du droit restituisce un quadro composito formato dalle diverse declinazioni dell’impegno politico del giurista in Francia durante il periodo compreso tra la deflagrazione degli événements del 1968 e l’elezione di Mitterrand del 1981. L’andamento degli eventi, cronologicamente ripercorso dalla successione degli otto capitoli, non solo ritrae l’evoluzione delle mobilitazioni giuridiche nel momento definito entre-deux-mai[*], ma mostra anche un doppio legame, da un lato, con il passato del movimento anticolonialista, dall’altro, con l’eredità lasciata dal “lungo ’68” alle riflessioni successive, evidenziando le linee di continuità storica. Inoltre, il multiforme approccio metodologico adottato da Liora Israël apre al lettore svariate strade di riflessione comparata sulle diverse dimensioni professionali, tra espressioni individuali e collettive di protesta.
 
[*] ORY P., L’entre-deux-mai. Histoire culturelle de la France, mai 1968 - mai 1981, Seuil, Parigi, 1983

27/03/2021
Adattarsi alla libertà. Per onorare Samuel Paty

La società aperta e policroma che i democratici auspicano non sarà realizzabile senza la quotidiana fatica di “tutti” di adattarsi alla libertà: di pensiero, di parola, di ricerca, di insegnamento, di satira. Per questo le parole - sagge - di quanti invitano al rispetto delle differenti convinzioni religiose e delle diverse sensibilità non possono essere né dette né interpretate come un invito all’autocensura o come un arretramento, sul piano giuridico o anche solo culturale, sul tema cruciale della libertà di espressione. 

09/11/2020
Contre l'état d'urgence, un saggio di Paul Cassia
A quattordici mesi dalla tragica sera degli attentati di Parigi, lo stato di emergenza resta in vigore, e lo rimarrà fino al 15 luglio 2017. In forza delle quattro proroghe che l’Assemblea nazionale ha deciso con leggi approvate a larghissima maggioranza
04/02/2017
Perché si discute tanto della “censura” di Dieudonné
Le posizioni di Dieudonné devono essere messe a tacere dalla legge o da argomenti più forti? Quali sono i rischi di punire penalmente un'idea?
18/01/2014