Magistratura democratica
ordinamento giudiziario

Quali dirigenti servono alla giustizia?

Numero speciale di Questione Giustizia dedicato al tema della dirigenza degli uffici giudiziari
Quali dirigenti servono alla giustizia?

E' in distribuzione in questi giorni il numero speciale di Questione Giustizia dedicato al tema della dirigenza degli uffici giudiziari. Pubblichiamo un estratto della presentazione di Luigi Marini e il sommario con gli abstract degli articoli

 

Nel discutere oggi della funzione di dirigenza degli uffici giudiziari può non essere inutile ricordare quale fosse lo stato delle cose ancora una trentina di anni fa e quali siano stati i percorsi successivi. 

Può sorprendere che profili essenziali del dibattito odierno riprendano, pur con linguaggi e contenuti diversi, quelli di epoche che appaiono lontane. Eppure, in fondo, allora come oggi sono in gioco le medesime istanze: indipendenza, professionalità, responsabilità, attitudini, anzianità, discrezionalità.

L’evoluzione che hanno conosciuto il dibattito pubblico, la normativa primaria e secondaria e le prassi ci colloca oggi su un versante più avanzato e, insieme, più fragile.

La rivendicazione del potere di scegliere i propri dirigenti non è accompagnata dalla capacità della magistratura di essere chiara e severa con se stessa e trasparente all’interno e all’esterno dei meccanismi del governo autonomo.

Il nodo che avviluppa carriera, riconoscimento individuale e missione pubblica deve essere sciolto.

Cercare di fare il punto sulla riflessione attuale ascoltando voci diverse è il contributo che intendiamo offrire con questo numero della Rivista, che speriamo capace di offrire spunti per una ulteriore evoluzione del pensiero, delle scelte ordinamentali e dei comportamenti.

 

31/10/2013
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APP, cronaca necessaria di un annunciato ma utile flop

La cronaca dei fatti, e la disamina delle ragioni, che hanno portato al disastroso varo, col DM 29.12.2023 n. 217, del Processo Penale Telematico a mezzo dell’applicativo APP, un esito “annunciato” ma dal Ministero ritenuto senza alternative in funzione degli obiettivi PNRR, da un lato interpellano C.S.M. ed associazionismo giudiziario a seguire l’epocale transizione digitale con visione di ampio respiro e con protagonismo istituzionale e dall’altro si profilano utili a comprendere quali dovranno essere, e quali non potranno mai più essere, le direttrici di costruzione e le modalità evolutive del Processo Penale Telematico.

31/01/2024
La tecnologia per lavorare meno o per lavorare meglio? Riflessioni sul futuro della giustizia ad alta intensità tecnologica

Il contributo indaga la percezione che i magistrati coinvolti nella ricerca hanno rispetto a un’accresciuta tecnologizzazione della loro professione, evidenziando i principali nodi critici affrontati durante le interviste e i focus group. Dopo aver fornito una proposta di classificazione degli strumenti tecnologici applicabili al giudizio, tra strumenti diagnostici e prognostici e strumenti autonomi o dipendenti dagli input umani, l’articolo distingue tra strumenti tecnologici utilizzati dal magistrato e sul magistrato. Dal magistrato, quando tali strumenti sono messi a disposizione per affinare, agevolare, velocizzare o ampliare qualsiasi attività processuale, a prescindere dalle funzioni ricoperte; sul magistrato, quando vengono invece utilizzati per “misurare” le performance professionali in termini di qualità e quantità di lavoro svolto dal singolo magistrato o dall’ufficio giudiziario di appartenenza.

30/10/2023
La dirigenza degli uffici giudiziari: luci e ombre della riforma

Due linee principali hanno ispirato il disegno riformatore. 
La prima: una reazione allo scandalo delle nomine romane e della caduta etica riscontrata nella magistratura e nel suo organo di governo autonomo. Nessuna riforma del sistema di selezione sarà, però, mai sufficiente a superare la crisi che ha coinvolto la magistratura e il rapporto dei magistrati con la “carriera” se non sarà accompagnata da un nuovo patto etico e di responsabilità, che assicuri un vero cambio di rotta rispetto a quanto è emerso dalle chat perugine. 
La seconda: l’essere permeato da una non condivisibile impronta aziendalistica e produttivistica, in linea con l’esigenza di raggiungere gli obiettivi del PNRR ma lontana dall’esigenza di rendere “giustizia”, che dovrà essere attentamente considerata in sede di elaborazione dei decreti delegati e di normativa secondaria. 

20/09/2022
Quali dirigenti servono alla giustizia?
Numero speciale di Questione Giustizia dedicato al tema della dirigenza degli uffici giudiziari
31/10/2013
Ancora sugli stage formativi
negli uffici giudiziari
Devono essere uno strumento agile, invece, le prime esperienze applicative lasciano intravvedere una visione rigida dell’istituto, che rischia di frustrarne le grandi potenzialità
21/03/2013